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Covid 19

Coronavirus: a Milano l’ospedale San Paolo e San Carlo costruisce una rianimazione in 14 giorni

A Milano l’Asst Santi Paolo e Carlo ha costruito in due settimane una sala di rianimazione da 16 posti letto per far fronte all’emergenza coronavirus. “Stiamo lavorando senza sosta” ha spiegato a Fanpage.it l’ingegner Maria Alice Pizzoccheri, direttore tecnico dell’ospedale. In Lombardia, la regione più colpita dall’epidemia, i posti in terapia intensiva sono saliti a 1.067. “In un giorno siamo riusciti ad aprirne 127”, ha spiegato l’assessore Giulio Gallera, “è un lavoro incredibile”.
A cura di Francesco Loiacono
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Una nuova rianimazione da 16 posti letto realizzata in due settimane per fare fro

nte all'emergenza coronavirus. A Milano la Asst Santi Paolo e Carlo ha riorganizzato a tempo di record la struttura per trovare nuovi letti per i pazienti covid-19.

Come sta avvenendo in molti ospedali lombardi, ristrutturazioni lampo hanno permesso di creare dal nulla nuovi posti. Oltre ad aver destinato il reparto di rianimazione esclusivamente per i casi gravi di coronavirus, gli ospedali San Paolo e Carlo hanno costruito in soli 14 giorni una sala di rianimazione, grazie anche al sostegno di Regione Lombardia che ha finanziato con 1 milione e 700mila euro la realizzazione dei reparti e l'acquisto di attrezzatura.

"Stiamo lavorando senza sosta – ha spiegato a Fanpage.it l'ingegner Maria Alice Pizzoccheri, direttore tecnico dell'ospedale San Paolo e San Carlo – per creare nuovi posti letto di terapia intensiva per i malati coronavirus, predisponendo tutte le accortezza strutturali e tecniche per evitare che il contagio si possa diffondere. Per questo abbiamo lanciato anche una donazione sul nostro sito per chi volesse aiutarci".

Abbiamo 1.067 posti in terapia intensiva: in un giorno siamo riusciti ad aprirne 127. È un lavoro incredibile”, ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, facendo il punto sull’emergenza. “Nei prossimi giorni – ha aggiunto – ne allestiremo altri 16 al San Carlo di Milano e 20 al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Dobbiamo ridurre il numero dei pazienti ricoverati negli ospedali ‘di frontiera’ perché oggi non hanno quasi più capacità".

La Lombardia ha mobilitato tutte le risorse del mondo socio sanitario: le Rsa, le case di riposo e gli ospedali privati "ottenendo risultati incredibili", ha sottolineato Gallera. "Gli operatori sanitari privati accreditati stanno garantendo un supporto importante e concreto al sistema regionale. Nessuno di sta sottraendo alla battaglia contro il coronavirus”.

Continua l'elaborazione del progetto di un ospedale d'emergenza a Fiera Milano City. La Fondazione Fiera Milano è disposta a farsi carico, almeno in parte, della realizzazione di queste aree dove collocare i letti di terapia intensiva. "Stiamo parlando con la Protezione civile perché abbiamo bisogno di respiratori e personale: almeno 500 medici e 1.200 infermieri”, ha spiegato l'assessore.

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