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Corona intercettato dopo aver denunciato un’estorsione: così si è tradito

L’inchiesta della Dda di Milano che ha riportato Fabrizio Corona in carcere sarebbe partita da una denuncia di tentata estorsione fatta dallo stesso fotografo dopo una bomba esplosa sotto casa sua ad agosto. Corona, non sapendo di essere intercettato, ha rivelato agli inquirenti l’esistenza dei soldi in nero poi sequestrati nella casa della sua collaboratrice Francesca Persi.
A cura di Francesco Loiacono
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Una bomba carta scoppiata a metà agosto sotto le finestre della sua abitazione, in zona corso Como a Milano. Da lì è nata l'inchiesta che ha riportato Fabrizio Corona in carcere. E, secondo l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Paolo Guidi, a tradire l'ex re dei paparazzi è stato, in primo luogo, lui stesso.

La denuncia di tentata estorsione: "Due calabresi vogliono 50mila euro"

Corona avrebbe infatti continuato a parlare tranquillamente al telefono con la sua collaboratrice, Francesca Persi, anche lei arrestata ieri, nonostante il suo telefono fosse intercettato. Un'eventualità che l'ex fotografo non conosceva, ma che era stata dettata dalla necessità da parte degli inquirenti di fare luce sulle minacce e i tentativi di estorsione denunciati da Corona stesso dopo quella bomba agostana. Dopo l'ordigno, esploso la notte del 16 agosto – e che aveva mandato in frantumi le finestre di casa di Corona -, l'ex re dei paparazzi aveva riferito ai poliziotti intervenuti che due uomini di origine calabrese gli avevano chiesto una somma di 50mila euro, secondo lui non dovuti. I due personaggi sospetti si erano poi ripresentati anche nella palestra frequentata dall'ex fotografo, spingendo così la magistratura, nello specifico la Direzione distrettuale antimafia a indagare.

Corona si è tradito con le telefonate alla Persi

Ma ecco che le indagini si sono in pratica ritorte contro lo stesso Corona e la sua collaboratrice. Le intercettazioni hanno fatto emergere un "quadro di illeciti ascrivibili al Corona medesimo ed a Persi Francesca, persona di fiducia del primo e amministratrice della società Atena Srl", si legge nell'ordinanza. Nello specifico, una telefonata ha incastrato Corona: quella dello scorso 3 settembre in cui, in risposta alla Persi, che preoccupata lo informava di un tentativo di furto nella sua abitazione – quello dove, nel controsoffitto, sono stati trovati il milione e 700mila euro sequestrati poco dopo -, l'ex re dei paparazzi le chiedeva se i ladri avessero spaccato i muri e preso qualcosa di non meglio precisato. Cosa fosse questo "qualcosa", e perché Corona e la Persi fossero tanto preoccupati, lo hanno poi scoperto gli inquirenti con la successiva perquisizione domiciliare. Che di fatto ha aperto di nuovo le porte del carcere per Corona, traditosi con le sue stesse mani.

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