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Coppia dell’acido, il ragazzo sfigurato si mostra in tribunale e guarda in faccia Alex (FOTO)

Mercoledì mattina a Milano è ripreso il processo-bis a carico della coppia dell’acido formata da Alexander Boettcher e Martina Levato e del loro complice Andrea Magnani. In aula era presente anche Stefano Savi, secondo l’accusa una delle vittime delle aggressioni compiute dai tre.
A cura di Francesco Loiacono
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Stefano Savi (Fotogramma)
Stefano Savi (Fotogramma)

Si è presentato nell'aula del tribunale di Milano dove è in corso una nuova udienza del processo-bis ai danni della coppia dell'acido e del loro complice. Mercoledì 16 settembre Stefano Savi, studente di 25 anni sfigurato lo scorso 2 novembre in via Quarto Cagnino, a Milano, come aveva anticipato si è seduto tra i banchi del tribunale insieme al padre e ai suoi legali. Il pubblico ministero Marcello Musso ha chiesto ai fotografi di non riprendere il volto del ragazzo, da tutelare in quanto persona offesa, anche se Savi ha sempre detto di non essere lui quello che si deve vergognare. Fotografi e cameraman non hanno comunque ascoltato il pm e hanno scattato alcune foto del giovane. Savi ha subito già 15 operazioni chirurgiche, e altre purtroppo ne verranno. Sarebbe stato colpito con dell'acido sul viso dal sodalizio criminale composto da Alexander Boettcher, Martina Levato e Andrea Magnani, accusati in questo processo di associazione a delinquere. E, cosa ancora più atroce, sarebbe stato colpito per uno sbaglio, un assurdo scambio di persona: il vero obiettivo dei tre era il fotografo Giuliano Carparelli, vittima di un'aggressione – fortunatamente non riuscita – qualche giorno più tardi.

Il ragazzo sfigurato in tribunale insieme ad Alex

Stefano Savi, in un'intervista di qualche giorno fa, aveva spiegato il motivo della sua presenza in aula: "Forse scoprendomi la faccia, facendomi guardare, provocherò qualche emozione, in aula. Non spero in una confessione, ma esigo la verità". Uno dei suoi presunti aggressori, Alexander Boettcher, presente anche lui nella stessa aula ma confinato nella cella riservata agli imputati, all'inizio non l'ha neanche degnato di uno sguardo. È stato lo stesso Savi, poco prima di lasciare l'aula del tribunale, a passare di fronte alla cella di Boettcher guardandolo negli occhi. Alexander è rimasto impassibile.

Per gli altri due imputati, che hanno chiesto il rito abbreviato, il processo inizierà venerdì 18 settembre. Intanto mercoledì mattina, nell'aula del tribunale, era presente anche Antonio Margarito, studente della Cattolica che Martina Levato avrebbe cercato di evirare, prima di accusarlo di violenza sessuale. Accuse che però sono state archiviate lunedì dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Gennari.

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