Comunali 2016, Rifondazione comunista non parteciperà alle primarie
Se il centrodestra piange, il centrosinistra non ride. In vista delle Comunali 2016 a Milano un piccolo terremoto scuote anche la coalizione che portò alla vittoria del sindaco Giuliano Pisapia nel 2011. Rifondazione comunista ha infatti annunciato, tramite comunicato, che non parteciperà alle primarie per scegliere il candidato sindaco di centrosinistra alle prossime amministrative, in programma il prossimo 7 febbraio. Uno strappo motivato dalla troppa incertezza che ruota intorno a quella pre-competizione elettorale, e al fatto che vi parteciperanno solo candidati del Pd.
Rifondazione: "Creare una lista alternativa al Pd"
La decisione di Rifondazione ha naturalmente provocato molte reazioni, soprattutto nella parte più a sinistra dello schieramento. Dalla coordinatrice cittadina di Sel, Anita Pirovano, al presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo (della lista Sinistra per Pisapia), in tanti non condividono l'idea dello strappo. Eppure, è proprio a Sel e alle altre formazioni più a sinistra (L'altra Euroipa con Tsipras e la nuova formazione Possibile di Pippo Civati) che Rifondazione guarda per la creazione di una lista elettorale "alternativa" al Pd. E proprio il leader di Possibile, per quanto monzese di nascita, continua a nicchiare sulla possibilità di candidarsi a sindaco di Milano: "Mi stanno facendo venir voglia di andare a dare un po' di fastidio".
Comunali 2016, clima di incertezza in entrambi gli schieramenti
Sullo sfondo restano alcuni nodi da sciogliere: la questione Ncd, che interessa tanto il centrodestra – con le tensioni tra Salvini e Maroni su un possibile accordo elettorale in vista delle Comunali – quanto il centrosinistra, con il segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati che ha però smentito ogni possibile accordo che possa replicare quanto avviene a livello nazionale. E, ancora, i rumors su un possibile ripensamento del sindaco Giuliano Pisapia, unico vero collante in grado di tenere ancora in vita la coalizione che ha trionfato nel 2011. Nonostante il sindaco abbia più volte ribadito il suo rifiuto a correre per un secondo mandato, in tanti continuano a chiederglielo. E anche questo è un segno dell'incertezza che regna nel centrosinistra.