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Como, assolti due migranti accusati di aver picchiato due autisti: sul caso era intervenuto Salvini

Sono stati assolti in appello i due migranti gambiani arrestati il 5 giugno scorso, insieme ad altri due richiedenti asilo, con l’accusa di aver picchiato un autista di un autobus di linea a Como e un suo collega che avevano chiesto loro di esibire il biglietto. La Corte d’Appello di Milano ha cancellato nei loro confronti, la condanna di primo grado a un anno e nove mesi di reclusione e ha ridotto le pene per gli altri due imputati nigeriani.
A cura di Redazione Milano
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Sono stati assolti in appello "per non aver commesso il fatto" due cittadini gambiani arrestati il 5 giugno scorso, insieme ad altri due richiedenti asilo, con l'accusa di aver picchiato un autista di un autobus di linea a Como e un suo collega che avevano chiesto loro di esibire il biglietto. La Corte d'Appello di Milano ha cancellato nei loro confronti, la condanna di primo grado a un anno e nove mesi di reclusione, dopo che dal carcere erano passati ai domiciliari, mentre ha ridotto le pene per gli altri due imputati nigeriani da un anno a due mesi a 1 anno e 20 giorni e da 1 anno e 9 mesi a 1 anno e 7 mesi. I quattro erano stati condannati in primo grado lo scorso luglio a Como nel processo per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

Era stata la prima uscita pubblica di Salvini da ministro dell'Interno

Sull'episodio era intervenuto anche Matteo Salvini, arrivato a Como lo scorso giugno dopo i fatti, per la prima volta da ministro dell'Interno, per un vertice in prefettura. "Sarò a Como, dove sono stati aggrediti due autisti da alcuni stranieri, non solo per solidarietà ma per dimostrare con azioni concrete tutta la nostra fermezza" aveva detto il vicepremier, schierandosi dalla parte delle famiglie dei lavoratori che avevano subito le aggressioni.

La condanna in primo grado

La condanna in primo grado era arrivata dopo l'arresto con l'accusa dei reati di interruzione a pubblico servizio, lesioni e resistenza. La procura aveva chiesto per loro due anni e sei mesi, ma il tribunale li ha condannati a un anno e nove mesi di detenzione. Il quarto imputato, che aveva scelto a differenza degli altri il rito abbreviato anziché quello ordinario, era stato invece condannato per gli stessi reati a un anno e due mesi.

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