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Clinica degli orrori, chiesto l’ergastolo per Brega Massone. E lui: “Chiedo scusa a chi ha sofferto”

Il sostituto procuratore generale di Milano, Massimo Gaballo, ha chiesto la conferma dell’ergastolo per Pier Paolo Brega Massone, l’ex chirurgo della clinica Santa Rita imputato per omicidio volontario per la morte di quattro pazienti nel corso del processo d’appello “bis”. Chiesta anche la conferma dei 25 anni di carcere all’aiuto di Brega Massone. L’ex chirurgo ha reso dichiarazioni spontanee: “Mi dispiace per tutto quello che è avvenuto e chiedo scusa a tutte le persone che hanno molto sofferto, non era mia volontà”.
A cura di Francesco Loiacono
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Pier Paolo Brega Massone
Pier Paolo Brega Massone

"Mi dispiace per tutto quello che è avvenuto e chiedo scusa a tutte le persone che hanno molto sofferto, non era mia volontà". Queste le parole che Pier Paolo Brega Massone, l'ex chirurgo toracico della clinica Santa Rita, ribattezzata la "Clinica degli orrori", ha pronunciato come dichiarazioni spontanee nel corso del processo d'appello "bis" in cui è imputato per omicidio volontario per la morte di quattro pazienti: "Ora posso solo chiedere di rivedere la luce, poter essere utile e stare con la mia famiglia – ha detto l'ex chirurgo, aggiungendo che "dieci anni di carcere sono lunghi" e che nel periodo trascorso in cella da parte sua ci sono state una "rivalutazione, un cambiamento e una presa di coscienza di tante cose".

La vicenda processuale di Brega Massone è molto complessa. L'ex chirurgo sta scontando una condanna per lesioni a 15 anni e sei mesi di carcere inflitta nel primo processo con al centro la clinica Santa Rita. Ma a Brega Massone in un altro procedimento sono imputate le morti di altri quattro pazienti: il processo d'appello, nel dicembre 2015, si era concluso con la condanna all'ergastolo per l'ex chirurgo e a 25 anni per il suo aiuto, ma nel giugno del 2017 la Cassazione ha deciso di annullare la sentenza disponendo un nuovo processo di secondo grado. La richiesta del sostituto procuratore generale Massimo Gaballo al termine della sua requisitoria è stata la conferma dell'ergastolo: le quattro morti, ha detto il pg, erano "altamente probabili" perché conseguenza di operazioni ad "alto rischio morte" dei pazienti. I decessi, ha aggiunto il magistrato, possono essere ritenute la conseguenza di "un modus operandi seriale" dell'ex chirurgo. All'uscita dal tribunale la moglie di Brega Massone ha detto ai cronisti presenti: "Mio marito è stato massacrato, io lo conosco da sempre e non è la persona che è stata descritta". Nel corso della stessa udienza il pg ha anche chiesto la conferma della condanna a 25 anni per Fabio Presicci, ex aiuto di Brega Massone e imputato per i decessi di due dei quattro pazienti.

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