Clinica degli orrori, confermato l’ergastolo per Brega Massone

Confermata in appello la condanna all'ergastolo per Pier Paolo Brega Massone, ex primario della clinica Santa Rita di Milano. Assolto invece un altro medico, Marco Pansera, mentre per Fabio Presicci, chirurgo e braccio destro di Brega Massone, la pena è stata ridotta da 30 a 25 anni di carcere. L'ex primario di chirurgia toracica è accusato della morte di quattro pazienti, tutti anziani, che lui aveva preteso di operare a tutti i costi. Secondo l'impianto accusatorio, il medico li aveva portati "sul tavolo operatorio" senza alcuna giustificazione per operazioni definite "inutili" ed effettuate solo per prendere i rimborsi del sistema sanitario nazionale per la clinica.

"Non ero un serial killer"

"Non ero un serial killer, la mia priorità è sempre stata quella di dare ai pazienti la sicurezza", ha detto il medico poco prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio per deliberare. "Vi chiedo accoratamente di valutare la mia persona per quello che è sulla base degli atti del processo – ha aggiunto – non per come è stata descritta. Da quando sono in carcere ho avuto come unica preoccupazione la mia famiglia quello che a me interessa è la salute di mia figlia e di mia moglie. Ho sempre agito in scienza e coscienza".

"Siamo sconcertati per questa sentenza, faremo ricorso in Cassazione. I giudici si sono bendati gli occhi e si sono fidati ciecamente dei consulenti della Procura generale – ha concluso l'avvocato Madia – che possono anche aver sbagliato", hanno commentato l'avvocato Titta Madia e l'avvocato Luigi Fornari, difensori di Brega Massone.