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Case popolari, dal prefetto no agli sgomberi nelle zone “calde”. Ma il Comune smentisce

Venerdì, in commissione consiliare casa di Palazzo Marino, un dirigente Aler ha rivelato che dopo gli scontri sugli sgomberi dello scorso novembre, il prefetto di Milano disse di evitare gli interventi nelle aree più calde della città. Critiche dall’opposizione, ma il Comune smentisce.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo le 71 denunce per i disordini del "novembre caldo" degli sgomberi, dalla commissione consiliare casa di venerdì in Comune arriva una nuova indiscrezione su quel periodo di tensioni legate all'emergenza abitativa e alle case popolari. Il dirigente direzione socialità di Aler, Silvano Maggioni, ha infatti riferito che il prefetto Francesco Paolo Tronca, dopo gli scontri che interessarono in particolare i quartieri Lorenteggio e Corvetto, chiese di evitare di intervenire con gli sgomberi programmati in alcune zone. Le aree individuate erano proprio quelle più calde: Lorenteggio, Corvetto-Mazzini, Giambellino, Ticinese e San Siro. "Ci è stato chiesto dal prefetto di soprassedere da effettuare sgomberi in alcune zone dove si erano verificati incidenti", ha spiegato il dirigente, come riportato dal Corriere. Una direttiva temporanea che avrebbe riguardato solo gli sgomberi programmati – all'interno del famoso piano condiviso tra Aler, prefetto e Comune di Milano – e non quelli in flagranza.

Il Comune smentisce

Le dichiarazioni di Maggioni hanno provocato la reazione di maggioranza e opposizione a Palazzo Marino. Subito all'attacco è andato Riccardo De Corato, l'ex vicesindaco e attuale consigliere di Fratelli d'Italia: "Ci sono vere e proprie zone franche in città e sono quelle dove ci sono i centri sociali e dove gli antagonisti scatenano incidenti". Ma l'assessore alla Casa Daniela Benelli, recentemente riconfermata, dal sindaco Pisapia dopo l'affaire del ricorso contro i vitalizi regionali, ha smentito: dal prefetto nessuna direttiva, neanche temporanea, ma solo un'indicazione generica di alleggerire la tensione nei quartieri Corvetto e Giambellino dopo gli scontri con i comitati per il diritto alla casa e gli antagonisti. E, a conferma di quanto affermato, Palazzo Marino ha ricordato che, proprio 20 giorni fa è stato effettuato uno sgombero programmato in un caseggiato popolare del Comune al Corvetto.

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