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Caso vitalizi, l’assessore Benelli presenta le dimissioni. Ma Pisapia la conferma

Dopo le polemiche per il ricorso contro il taglio dei vitalizi da parte della Regione, l’assessore alla Casa del Comune di Milano, Daniela Benelli, aveva presentato le dimissioni al sindaco Pisapia, rinunciando anche al ricorso. Sabato mattina la decisione del sindaco di confermarle le deleghe.
A cura di Francesco Loiacono
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È durato meno di 24 ore il "vuoto" istituzionale all'assessorato alla Casa del Comune di Milano. Sabato mattina il sindaco Giuliano Pisapia ha infatti respinto le dimissioni dell'assessore Daniela Benelli, presentate in seguito alle polemiche per il suo ricorso contro il taglio dei vitalizi in Regione. Il primo cittadino ha apprezzato la rinuncia al ricorso da parte dell'assessore, restituendole tutte le deleghe. “L’assessore Daniela Benelli ha deciso ieri di ritirare la sua firma dal ricorso contro la Legge regionale sui vitalizi e di rimettere le sue deleghe. La Giunta ha fatto della sobrietà un tratto fondamentale della propria attività e le polemiche per il ricorso, seppur legittimo, hanno creato equivoci. La rinuncia allo stesso conferma che l’assessore Benelli non voleva difendere un privilegio e, compreso che così era stato interpretato con il rischio di danneggiare l’immagine dell’Amministrazione, vi ha rinunciato", ha affermato Pisapia in una nota.

"Ho dunque apprezzato la sua decisione, maturata dopo un colloquio che ho avuto ieri pomeriggio con l’assessore. Ho deciso poi di restituire a Daniela Benelli tutte le sue deleghe, anche perché su due temi fondamentali per la vita della città, come le politiche abitative e lo sviluppo della nascente Città metropolitana, l’assessore sta svolgendo un buon lavoro che ritengo importante proseguire", ha concluso Pisapia.

Il caso

L'assessore alla Casa del Comune di Milano, Daniela Benelli, aveva presentato venerdì al sindaco Giuliano Pisapia le proprie dimissioni dopo le aspre critiche ricevute per aver appoggiato il ricorso di alcuni ex consiglieri regionali lombardi contro la decurtazione dei vitalizi prevista dal Pirellone. L'assessore Benelli, di area Sel, aveva deciso di rimettere nelle mani del sindaco il suo mandato. "Ho aderito al ricorso collettivo contro una legge sbagliata della Regione Lombardia – si legge nella nota inviata venerdì in serata dall'assessore -. Si sarebbe potuto raggiungere l’obiettivo di ridurre i vitalizi senza demagogia e senza intaccare principi di diritto. Le polemiche che sono sorte hanno però evidenziato come molti abbiano visto nella mia scelta la difesa di un privilegio”.

Le critiche di Sel

Tra i "molti" citati dall'assessore c'erano stati soprattutto esponenti del suo stesso partito, guidati dal capogruppo Mirko Mazzali, che avevano evidenziato come la lotta per impedire un taglio del 10 per cento (è questa la media della sforbiciata dei vitalizi) fosse distante dalle battaglie, in primis contro il precariato e le paghe da fame, portate avanti dal partito. E Mazzali aveva poi bollato come "demagogia" la decisione, annunciata da Benelli, di devolvere quel 10 per cento del suo vitalizio – 50mila euro lordi all'anno per i dieci anni trascorsi al Pirellone dal 1980 al 1990 con il Pci.

Alla fine, quindi, era arrivato il passo indietro che in molti, all'interno della stessa giunta, avevano auspicato: “Dal momento che questo è quanto di più lontano dal mio obiettivo e dalla mia storia ho deciso di ritirare la mia firma da quel ricorso onde evitare di alimentare ulteriori e inutili polemiche. Per lo stesso motivo ho deciso di rimettere al sindaco Giuliano Pisapia le mie deleghe, anche perché non intendo coinvolgere la giunta in polemiche che non riguardano in alcun modo l’azione amministrativa”, conclude la Benelli nella nota, ringraziando infine il sindaco "per la disponibilità e la stima che mi ha dimostrato anche nel corso del colloquio odierno".

Sabato mattina, infine, la decisione di Pisapia di confermare tutte le deleghe della Benelli. L'assessorato alla Casa, posto chiave anche per la situazione di emergenza abitativa che coinvolge Milano – dove, è bene ricordarlo, restano circa 10mila case popolari vuote in attesa di assegnazione – aveva già visto un avvicendamento al vertice: dal 2011, per un anno e mezzo, titolare delle deleghe è stata infatti Lucia Castellano, adesso consigliere al Pirellone.

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