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Capotreno presa a pugni, il responsabile arrestato a Milano dopo un’altra aggressione su un treno

È stato arrestato l’uomo che, lo scorso venerdì 17 gennaio, aveva aggredito una capotreno su un convoglio Trenord a Seregno, colpendola con calci e pugni. Già denunciato per quell’episodio, il responsabile ha colpito ancora, sempre a bordo di un treno: ha preso a pugni un’altra capotreno vicino alla stazione di Milano Cadorna, e in questa circostanza per lui sono scattate le manette.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha colpito ancora l'uomo che, lo scorso venerdì 17 gennaio, aveva aggredito una giovane capotreno Trenord prendendola a pugni e calci su un convoglio regionale, all'altezza della stazione di Seregno, in provincia di Monza e Brianza. Questa volta però per l'uomo, un cittadino italiano di mezza età con precedenti per lesioni, furto aggravato e maltrattamenti in famiglia, è scattato l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Nel mirino dell'aggressore, che era già stato identificato e denunciato per il precedente episodio, è finita nuovamente una donna: si tratta di un'altra capotreno che è stata picchiata con un pugno al volto mentre si trovava su un convoglio vicino alla stazione di Cadorna, e che per le conseguenze di quel pugno è finita in ospedale.

L'uomo ha aggredito due donne, mandandole in ospedale

L'aggressore è stato rapidamente individuato dagli agenti della polizia ferroviaria di Milano Bovisa, che questa volta hanno fatto scattare le manette ai polsi del recidivo. La precedente aggressione era stata denunciata dal sindacato Fit Cisl di Como e aveva suscitato unanime indignazione: l'uomo, che si trovava a bordo del treno 25235 oartito da Como e diretto a Rho, era stato inizialmente redarguito dalla capotreno perché stava occupando più posti. Quando la dipendente Trenord gli aveva chiesto il biglietto lui aveva rivelato di non averlo ed era stato multato e invitato a scendere. All'inizio l'uomo era parso ragionevole, ma poco prima di scendere alla fermata di Seregno aveva colpito la capotreno, per poi fuggire. La donna, soccorsa e poi trasportata all'ospedale di Desio, era stata dimessa con dieci giorni di prognosi.

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