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Cannabis terapeutica, il Consiglio regionale dice sì alla produzione in Lombardia

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione che chiede alla giunta di “identificare nuovi soggetti idonei a garantire la produzione indoor” della cannabis terapeutica in regione. Finora l’unico istituto autorizzato a produrla in Italia è lo Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze. A presentare la mozione il consigliere regionale di + Europa, Michele Usuelli: “Abbiamo mandato un segnale forte a livello nazionale e ci siamo comportati davvero da terza Camera dello Stato, quale siamo”.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo quella approvata dal Consiglio comunale di Milano, anche il Pirellone ha approvato all'unanimità una mozione che chiede alla Giunta lombarda di “identificare nuovi soggetti idonei a garantire la produzione indoor” della cannabis terapeutica, aumentando così il numero degli istituti autorizzati rispetto all'unico finora attivo in Italia, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze. L'obiettivo della mozione illustrata in Consiglio regionale da Michele Usuelli di + Europa è quello di ampliare la produzione di cannabis terapeutica in considerazione della crescente domanda: "Abbiamo mandato un segnale forte a livello nazionale e ci siamo comportati davvero da terza Camera dello Stato, quale siamo", ha commentato Usuelli dopo l'approvazione.

Alcuni emendamenti approvati hanno chiarito quale sarà la possibile regia della produzione della cannabis "lombarda": in una modifica proposta dal presidente della commissione Sanità Emanuele Monti (Lega) è stato proposto il Policlinico di Milano come sede di un progetto pilota per la produzione. Il documento chiede inoltre alla giunta guidata dal governatore Attilio Fontana di prevedere e organizzare iniziative per la formazione dei medici e di monitorare il reale fabbisogno di cannabis ad uso terapeutico attraverso la pubblicazione annuale dei dati sul numero dei pazienti in cura e sulle quantità dei farmaci somministrati. Un emendamento proposto da Carmela Rozza (Pd), chiede infine alla giunta la formazione di un tavolo di lavoro tra Comune di Milano, Regione Lombardia, ministero della Salute e Università per promuovere un progetto pilota con l’obiettivo di creare un polo di ricerca e produzione.

Soddisfazione bipartisan per l'approvazione della mozione

Tutti soddisfatti al Pirellone per l'approvazione della mozione, che arriva oltre due anni dopo il via libera all'utilizzo della cannabis a scopi terapeutici, in recepimento di una norma nazionale: "L’efficacia dei derivati della cannabis per scopi terapeutici è comprovata, e a certificarlo è anche la comunità medico – scientifica. Per questo, Forza Italia è favorevole alla sua produzione e al suo utilizzo per scopi terapeutici – ha detto Gianluca Comazzi, capogruppo di Fi in Consiglio regionale – A beneficiare non saranno solo centinaia di pazienti ma la stessa economia lombarda, che oggi è costretta ad importare la cannabis da altre zone d’Italia o dall’estero. Con il via libera da parte del Consiglio si apre quindi un percorso virtuoso che mira a consolidare il primato della nostra regione in campo sanitario, nell’interesse di tutti i pazienti". Il più soddisfatto è naturalmente il promotore della mozione, Michele Usuelli: "La discussione laica e produttiva sviluppata dall'aula ha permesso di concentrarsi sulle reali difficoltà dei malati e sulle prospettive di ricerca e lavoro in Lombardia – ha detto il consigliere di + Europa – Abbiamo vinto perché abbiamo con-vinto".

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