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Brugherio, preso fruttivendolo-pusher: consegnava cocaina a domicilio nascondendola in un peperone

Apparentemente consegnava frutta e verdura a domicilio, ma in realtà spacciava cocaina portandola direttamente ai clienti. Un fruttivendolo-pusher di 49 anni è stato arrestato dai carabinieri a Brugherio, in provincia di Monza e Brianza: aveva nascosto 100 grammi di cocaina all’interno di un peperone.
A cura di Francesco Loiacono
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Il peperone scavato per nascondervi la droga (Foto: Mianews/Carabinieri)
Il peperone scavato per nascondervi la droga (Foto: Mianews/Carabinieri)

La consegna di droga a domicilio è, come riportano vari episodi di cronaca, un metodo alternativo per spacciare in questo periodo di lockdown per via del Coronavirus. Ma ciò che ancora le forze dell'ordine non avevano visto, probabilmente, era il fruttivendolo-pusher. I carabinieri della compagnia di Monza ne hanno arrestato uno a Brugherio nella serata di ieri, giovedì 9 aprile. L'uomo, un 49enne, è stato fermato dai militari dell'Arma in viale Lombardia, mentre apparentemente stava consegnando un carico di frutta e verdura a tarda serata.

La cocaina era nascosta in un peperone intagliato

In realtà però il fruttivendolo era solo un'attività di facciata: l'uomo infatti usava frutta e verdura per nascondere la droga da recapitare direttamente al domicilio dei clienti. Ingegnosa la trovata dello spacciatore: aveva intagliato un grosso peperone, nascosto in una cassetta di legno assieme ad altri ortaggi, per occultarvi 100 grammi di cocaina. La trovata non è però servita a ingannare i carabinieri, che hanno scoperto la sostanza stupefacente, decidendo di approfondire i controlli. L'abitazione dell'uomo, a Cologno Monzese, è stata perquisita dai militari dell'Arma: all'interno sono stati trovati 95 grammi di hashish, anche in questo caso nascosti in un nascondiglio che non doveva destare sospetti: un seggiolino per bambini. Ma anche in questa occasione i carabinieri non si sono fatti ingannare. Per il fruttivendolo-spacciatore sono così scattate le manette con l'accusa di spaccio di stupefacenti e per lui si sono aperte le porte del carcere di Monza. L'uomo è stato inoltre denunciato e sanzionato per violazione delle misure di contenimento: la sua copertura da fruttivendolo non lo ha salvato.

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