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Bollate, nasce il primo ristorante aperto al pubblico ospitato in un carcere (VIDEO)

Nel carcere di Bollate, alle porte di Milano, ha aperto il ristorante InGalera: è il primo in Italia ospitato all’interno di un penitenziario e aperto al pubblico. Nel locale lavorano nove detenuti, di cui cinque assunti: unici esterni lo chef e il maître.
A cura di Francesco Loiacono
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Un ristorante unico in Italia. Il primo aperto al pubblico ma ospitato all'interno di un carcere, nello specifico quello di Bollate, alle porte di Milano, già famoso per il suo regime particolarmente favorevole al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. Ossia un carcere che cerca fino in fondo di fare quello per cui il regime carcerario è stato pensato in Italia: non solo privare della libertà una persona che ha sbagliato, ma fare in modo che, una volta fuori dalle sbarre, un ex detenuto abbia la possibilità concreta di cambiare vita.

Nel ristorante lavorano nove detenuti

Il ristorante ospitato a Bollate si chiama, con molta ironia, InGalera. Cinquanta coperti, un ambiente elegante, con alcuni tocchi scenici come le locandine di film su tematiche carcerarie (Fuga da Alcatraz, Il miglio verde) appese alle pareti. All'interno della struttura lo chef e il maître sono esterni. I dipendenti, invece, nove persone in tutto, sono detenuti del penitenziario: cinque sono assunti a tutti gli effetti, altri quattro tirocinanti della sezione carceraria della scuola alberghiera Paolo Frisi, con cui il carcere di Bollate collabora da tempo.

Il menu

Il menu del ristorante InGalera è equilibrato, allo stesso tempo ricercato ma di sostanza: dagli antipasti (tra cui petali di culatello con insalatina di puntarelle e arancio candito o rollè di salmone marinato all'aneto con formaggio di capra fresco), primi (da segnalare pappardelle di castagne con ragout di cervo alla grappa e ribes, e gnocchetti di zucca con calamaretti, gamberi, piselli e pomodorini confit), secondi (pesce, con pesce spada e branzino e carne, con stinco di maiale, controfiletto e faraona) e dolci, il piatto più costoso non supera i 18 euro. Un prezzo accessibile e corretto. Il ristorante InGalera è gestito dalla cooperativa Abc, in collaborazione con l'azienda Pwc. Unica avvertenza per i clienti: è necessaria e obbligatoria la prenotazione, per ovvie ragioni organizzative.

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