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Boati per due caccia oltre il muro del suono: come funziona la sorveglianza dei cieli in Italia

Come funziona la sorveglianza dei cieli in Italia? Lo spiega l’Aeronautica militare nel giorno in cui due caccia Eurofighter hanno superato il muro del suono per intercettare un velivolo di linea francese, causando forti boati che hanno allarmato i cittadini di alcune province della Lombardia e del Piemonte.
A cura di Francesco Loiacono
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Due boati simili ad esplosioni, finestre che tremano e un grande spavento. La mattinata di oggi, giovedì 22 marzo, sarà ricordata a lungo da alcuni cittadini lombardi, piemontesi e valdostani. Due caccia dell'Aeronautica militare italiana sono decollati in tutta fretta dalla base di Istrana (in provincia di Treviso) per intercettare un volo civile della compagnia Air France, decollato dall'isola di Reunion e diretto a Parigi Orly, che aveva perso o non aveva mai stabilito un contatto radio con le autorità italiane che controllano lo spazio aereo. Vista la necessità di raggiungere in pochi minuti il velivolo, che si riteneva potesse essere anche a rischio dirottamento, i due piloti dei caccia hanno spinto i loro aerei oltre il muro del suono: questo ha determinato i boati e un'onda d'urto che, per via delle particolari condizioni meteorologiche, è stato distintamente avvertito a terra.

Come vengono controllati i cieli italiani

L'emergenza è poi rientrata, ma probabilmente in molti sarà rimasta una curiosità: come vengono controllati i cieli italiani? È stata l'Aeronautica militare a rispondere in una nota. Lo spazio aereo nazionale è controllato 365 giorni all'anno, 24 ore su 24. Il sistema di difesa è integrato con quello degli altri Paesi appartenenti alla Nato. La sorveglianza, l'identificazione e il controllo dello spazio aereo sono affidati a cinque basi. Due per la parte radar: l'11° Gruppo D.a.m.i di Poggio Renatico (Ferrara) e il 22° Gruppo Radar di Licola (Napoli). Per quanto riguarda l'intervento in volo, invece, intervengono il 4° Stormo (Grosseto), il 36° Stormo (Bari) e il 37° Stormo (Trapani), tutti equipaggiati con velivoli caccia Eurofighter. Da gennaio 2017 una cellula di Eurofighter F-2000 è stata attivata anche presso il 51° Stormo di Istrana (Treviso), da cui oggi sono decollati i caccia: la decisione è stata presa al fine di ottimizzare la copertura dello spazio aereo nazionale, ridurre i tempi di intervento e contrastare in maniera tempestiva eventuali minacce. È quello che è avvenuto oggi: i due caccia sono decollati a seguito dell'ordine di scramble ricevuto dal Caoc (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente Nato responsabile d'area del servizio di sorveglianza dello spazio aereo. Lo scramble è un'operazione che consiste nell'intercettare un velivolo che si ritiene una minaccia per svariate ragioni, come ad esempio una rotta sospetta. In pochi minuti gli Eurofighter, i più avanzati aerei da combattimento mai sviluppati in Europa, capaci di raggiungere la velocità di Mach 2, sono in grado di decollare, intercettare e identificare qualunque traccia aerea sospetta rilevata dai radar.

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