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Blitz dei naziskin a Como, denunciati i primi quattro skinhead identificati

Mentre non accennano a placarsi le polemiche dopo l’irruzione di un gruppetto di naziskin in un’associazione di Como, arrivano le prime denunce. Quattro esponenti del “Veneto fronte skinhead” sono stati denunciati per violenza privata. Prosegue l’identificazione di altri militanti del gruppo di estrema destra che hanno interrotto una riunione della rete Como senza frontiere, che si occupa di migranti.
A cura di Francesco Loiacono
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Mentre non accennano a placarsi le polemiche dopo l'irruzione di un gruppetto di naziskin in un'associazione di Como, arrivano le prime denunce. Com'era stato già anticipato dalla questura di Como, i primi quattro esponenti del "Veneto Fronte Skinheads" che sono stati identificati grazie a un video finito online sono stati denunciati per il reato di violenza privata. Proseguono intanto le indagini per identificare altri nove naziskin che venerdì scorso hanno fatto irruzione nella sede della rete "Como Senza Frontiere", attiva nell'accoglienza dei migranti, interrompendo una riunione per leggere un proclama contro l'accoglienza dei profughi.

Il proclama letto nell'indifferenza degli attivisti di Como senza frontiere

I militanti del "Veneto fronte skinhead", tutti con le teste rasate, hanno circondato gli attivisti dell'associazione, rimasti seduti impassibili ai loro posti, e hanno letto un proclama contro la presunta invasione in atto: "Ora – ha detto al termine della lettura uno degli skinhead – potete riprendere a discutere su come rovinare la nostra patria".

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