Bergamo, altri 10 indagati per le morti sospette nell’ospedale di Piario

Si allarga sempre di più l'inchiesta su alcune morti sospette avvenute nell'ospedale di Piario, in provincia di Bergamo. Si tratta di una vicenda emersa nel 2015 dopo le denunce dei familiari di alcuni pazienti della struttura, deceduti in circostanze sospette dopo il ricovero. Oltre all'infermiera A.R., inizialmente unica indagata per i decessi, adesso altri dieci tra medici e infermieri – ma non figurano i vertici dell'ospedale – sarebbero indagati dalla procura di Bergamo con l'accusa di concorso in omicidio preterintenzionale.
La prossima settimana saranno riesumati i cadaveri di sei pazienti
Secondo gli inquirenti i dieci nuovi indagati non avrebbero fatto niente per impedire che l'infermiera portasse avanti i comportamenti che hanno poi portato alle morti dei pazienti. La donna, 43 anni, durante la notte avrebbe somministrato dosi non prescritte di Valium ai pazienti con l'intenzione di sedarli. La dose eccessiva del farmaco avrebbe però condotto alla morte di diversi pazienti. In tutto sono 89 le cartelle cliniche sequestrate dai carabinieri all'inizio dell'inchiesta. Gli inquirenti hanno inoltre disposto la riesumazione di sei cadaveri di pazienti morti l'anno scorso: un team composto da medici legali e tossicologo dovrà cercare tracce del tranquillante e di altri psicofarmaci per avvalorare l'accusa della procura. Se dovessero portare a riscontri positivi, le riesumazioni, in programma la prossima settimana, potrebbero anche aumentare: il timore è che le morti sospette possano essere perfino di più di quelle ipotizzate.