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Bedizzole, l’uomo accusato dell’omicidio di Francesca Fantoni era già stato denunciato per molestie

Era già stato denunciato per molestie Andrea Pavarini, l’uomo che ha confessato l’omicidio di Francesca Fantoni, 39 anni, uccisa a Bedizzole. La donna era stata trovata senza vita in un parco. Sarebbe stata violentata e strangolata a mani nude. Sul caso è intervenuto anche il capo della polizia, Franco Gabrielli. “I reati contro le donne hanno un preoccupante numero oscuro: il fenomeno è molto più diffuso e preoccupante rispetto a quanto ci dice la statistica.
A cura di Redazione Milano
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Francesca Fantoni ritrovata morta a Bedizzole, in provincia di Brescia
Francesca Fantoni ritrovata morta a Bedizzole, in provincia di Brescia

Era già stato denunciato per molestie Andrea Pavarini, l'uomo che ha confessato l'omicidio di Francesca Fantoni, 39 anni, uccisa a Bedizzole. È il nuovo inquietante risvolto del caso di omicidio che ha sconvolto la provincia di Brescia negli ultimi giorni. La vittima era stata trovata senza vita in un parco. L'autopsia ha poi confermato che è stata violentata e strangolata a mani nude. Le indagini si erano subito concentrate su Pavarini, amico della donna, incastrato dalle immagini di alcune telecamere di sorveglianza della zona e dai vestiti indossati la sera in cui si è consumato il delitto. Il fermo è stato convalidato ed è ora in carcere in attesa del processo,

Omicidio di Bedizzole: il killer era già stato denunciato per molestie

Secondo quanto riportato dal Giornale di Brescia, l'uomo era noto tra le ragazze del paese per alcuni comportamenti inappropriati e anche aggressioni a sfondo sessuale. La tragica fine di Francesca ha commosso la cittadina e centinaia di persone hanno partecipato alla fiaccolata per ricordarla e chiedere giustizia. Sul caso è intervenuto anche il capo della polizia, Franco Gabrielli. "I reati contro le donne hanno un preoccupante numero oscuro: il fenomeno è molto più diffuso e preoccupante rispetto a quanto ci dice la statistica", ha sottolineato, "il problema è culturale: fino a quando nella società le donne vengono considerate come una proprietà questi fenomeni continueranno ad esserci. Bisogna fare rete con i centri antiviolenza: le vittime vanno accompagnate perché non si esaurisce tutto con la denuncia, una donna uccisa è una sconfitta per tutti".

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