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Ballottaggio Milano: i Radicali appoggiano Sala. Dario Fo: “Tentato di votare per Parisi”

Sala incassa l’appoggio dei Radicali: si andrà verso un apparentamento formale. Parisi invece incassa l’appoggio, più ideale che concreto, del premio Nobel Dario Fo: “Sarei tentato di votare lui per togliere di mezzo Sala”. Queste le novità in vista del ballottaggio del prossimo 19 giugno a Milano, con i due candidati in cerca dei voti utili per diventare sindaco.
A cura di Francesco Loiacono
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Da una parte c'è Beppe Sala, che sembra aver incassato il sostegno dei Radicali. Dall'altra Stefano Parisi, che invece ottiene l'appoggio – più ideale che concreto, però – di un intellettuale come Dario Fo. Da sempre vicino al mondo della sinistra ma negli ultimi anni, soprattutto, vicino al Movimento 5 stelle. Queste le novità in vista del ballottaggio del prossimo 19 giugno a Milano, dove si deciderà chi tra i candidati diventerà sindaco succedendo a Giuliano Pisapia. Uno scontro all'ultimo voto: 4.900 quelli che hanno diviso i due al primo turno, con Sala in leggero vantaggio.

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E allora, ecco che i diecimila voti ottenuti dal radicale Marco Cappato fanno certamente gola a Sala. Si dovrà però passare da un apparentamento ufficiale: entro domani alle 15 la richiesta dovrà essere depositata agli uffici comunali controfirmata dal candidato sindaco. I Radicali, grazie al premio di maggioranza, se Sala dovesse venire eletti avrebbero un consigliere a Palazzo Marino. Ma l'accordo non si è trovato per questo, ma sulla base di convergenze tra Sala e i Radicali su alcuni temi: "Abbiamo preso atto delle dichiarazioni di Sala convergenti con i nostri obiettivi sui referendum per l'utilizzo degli immobili commerciali invenduti e sfitti per realizzare case popolari e sulla riapertura dei Navigli, oltre a una più generale attitudine anti-demagogica sui temi dell'ambiente, della sicurezza, dell'immigrazione e delle libertà civili", hanno scritto i Radicali, che sono intenzionati a proporre l'abbattimento del quorum per i referendum comunali. Curiosamente proprio Cappato e i Radicali durante la campagna elettorale avevano presentato un doppio esposto contro Sala sulla sua presunta incandidabilità e su presunti conflitti di interesse: "Avevamo auspicato che le autorità competenti facessero chiarezza prima del voto: per parte nostra non ritireremo i nostri esposti".

Parisi: "Se Fo votasse per me sarebbe un onore"

Se i voti dei Radicali sono (potenzialmente) diecimila, cinque volte tanto sono quelli dei Cinque stelle. Ed è stata dunque musica per le orecchie di Stefano Parisi l'intervista rilasciata da Dario Fo alla trasmissione "Un giorno da pecora" su Radiodue, nella quale il premio Nobel si è detto tentato di votare Parisi pur di "togliere di mezzo" Sala. Un'intenzione, più che altro: una dichiarazione "per paradosso", come lo stesso Fo ha subito ammesso nel corso della trasmissione. Eppure Parisi si è naturalmente affrettato ad affermare: "Sarebbe un onore", forse anche per capitalizzare dichiarazioni che, seppur paradossali, potrebbero rappresentare il pensiero di molti elettori cinque stelle milanesi. Non sembra averla presa bene Sala, che ha detto: "Se Dario Fo ritiene di votare a destra è un suo diritto, io non commento".

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