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Lombardia, 43 arresti tra politici e imprenditori

Arresti Lombardia, Fontana sospende Altitonante: “Io corretto e trasparente, vado avanti”

Il governatore lombardo Attilio Fontana ha riferito al Consiglio regionale sull’inchiesta che ha portato all’arresto di 43 persone, tra cui il sottosegretario Fabio Altitonante (Forza Italia), che è stato sospeso. Il presidente è coinvolto come “parte offesa” nelle indagini e ha ribadito la propria correttezza e trasparenza: “Vado avanti”.
A cura di Simone Gorla
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Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, nell'aula del consiglio regionale
Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, nell'aula del consiglio regionale
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"L'indagine ci conforta da un lato perché dimostra che la nostra regione ha solidi anticorpi contro la corruzione. Dall'altra ci colpisce per le misure cautelari nei confronti del sottosegretario Altitonante, per questo ho deciso di sospendere immediatamente l'incarico affidato al sottosegretario. Sono il primo a volere che si chiarisca subito quanto accaduto". Lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana nel suo intervento di fronte all'aula del Consiglio regionale per riferire, come chiesto dalle opposizioni sull'indagine della Direzione distrettuale antimafia che ha portato all'arresto di 43 persone tra cui anche esponenti di primo piano di Forza Italia, Fabio Altitonante e Pietro Tatarella.

Il governatore si difende: Io sempre corretto, vado avanti

"Personalmente sono sempre stato corretto, come si evince da questa indagine in cui sono parte lesa", ha aggiunto il governatore leghista. Per gli inquirenti avrebbe ricevuto pressioni da un importante esponente di Forza Italia di Varese, l’ex coordinatore provinciale Gioacchino Caianiello, che gli chiedeva una nomina gradita nel "settore Formazione" della Regione in cambio di consulenze per l'avvocato socio di studio di Fontana, Luca Marsico. La sua posizione, come ha spiegato il procuratore capo della Repubblica di Milano Francesco Greco, è al vaglio degli inquirenti. Fontana ha poi confermato di non aver "mai percepito alcun atteggiamento corruttivo nelle interlocuzioni avute. Oggi sono qui perché non ho nessuna remora, ho sempre fatto le mie scelte in base alle competenze e nel rispetto nell'iter procedurale". "Sono sempre stato fermamente convinto che ogni persona che ricopra una carica pubblica debba rifiutare offerte o utilità in cambio di consensi o favori. Ho sempre sottolineato come trasparenza e legalità siano punti cardine della mia giunta. Abbiamo mantenuto un confronto costante con magistratura e anticorruzione su questioni come la Città della salute e la Pedemontana, proprio per eliminare quelle zone d'ombra in cui più possono inserirsi le attività corruttive – ha proseguito -. Abbiamo istituito un organismo di controllo con personalità autorevoli per avere un monitoraggio esterno: appena avremo le indicazioni sulle nomine dalle minoranze Orac sarà costituito". "Chiedo a tutti coerenza e correttezza nella discussione pur nella polemica politica – ha concluso -. Vado avanti corretto e trasparente come sono sempre stato, consapevole del compito difficile che mi è stato affidato con il voto popolare e dall'assoluta utilità del nostro lavoro".

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