All’ospedale di Manerbio 16 nuovi nati in un giorno: da qui iniziò l’incubo Covid nel Bresciano
L'ospedale di Manerbio, in provincia di Brescia, ha festeggiato l'arrivo di 16 nuovi nati in un solo giorno. La notizia è stata accolta come una sorta di segno di speranza: arriva infatti nell'ospedale in cui, ormai cinque mesi fa, si registrarono i primi casi di coronavirus in provincia di Brescia. Fu l'inizio di un incubo che fa sentire i suoi effetti tuttora ma di cui si intravede ormai la fine, salvo eventuali e temuti ritorni. Ieri infatti, in tutta la provincia di Brescia sono stati registrati 14 casi positivi al virus, ma per il quinto giorno consecutivo non ci sono state vittime.
Non è ancora il caso di abbassare la guardia, come continuano a ripetere molti esperti, ma certo adesso si può guardare con più speranza al futuro. Un futuro che è appena iniziato per i 16 neonati venuti al mondo nelle scorse ore. "Non è retorica dire che dopo settimane di buio e tristezza oggi è il bene che trionfa", ha detto al quotidiano locale "Giornale di Brescia", che ha riportato la notizia, Daniela Gatti, direttrice del reparto di Ostetricia e ginecologia. Un reparto che non riusciva quasi a contenere i nuovi nati, suddivisi anche tra i reparti di Pediatria e il nido dell'ospedale. A Manerbio, comunque, nonostante i mesi bui vissuti a causa del coronavirus a partire dal 24 febbraio, giorno del primo caso accertato, la vita ha continuato ad andare avanti: sono stati 370 i parti tra gennaio e giugno, 133 tra marzo e aprile.
Il precedente pochi giorni fa: 15 bimbi nati in 24 ore all'ospedale di Cremona
Quanto accaduto a Manerbio non è un caso isolato: alla fine di giugno all'ospedale di Cremona, altro luogo simbolo della lotta al Covid-19, sono nati in 24 ore 15 bimbi, 10 maschietti e cinque femminucce. Anche in quella circostanza il primario dell'ospedale, Aldo Riccardi, aveva parlato di "un segnale di rinascita", dopo le settimane che il personale medico e sanitario ha passato in prima linea contro il virus.