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All’asta gli storici barconi del Naviglio pavese a Milano: per comprarne uno servono diecimila euro

C’è tempo fino al 25 febbraio per acquistare uno dei quattro storici barconi rimasti ormeggiati per oltre 30 anni sulle acque del Naviglio pavese di Milano. Le imbarcazioni, rimosse all’inizio dello scorso anno, sono state messe all’asta dal Comune che le aveva rimosse al termine di un lungo contenzioso giudiziario. La base d’asta per ogni barcone è di diecimila euro.
A cura di Francesco Loiacono
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La rimozione dei barconi sul Naviglio pavese di Milano (LaPresse)
La rimozione dei barconi sul Naviglio pavese di Milano (LaPresse)

Chi vive a Milano da tempo ci avrà probabilmente passato almeno una serata sopra. Parliamo dei quattro storici barconi che per oltre 30 anni sono rimasti ormeggiati sul Naviglio Pavese, uno dei navigli milanesi, ed erano stati adibiti a dehors per bar, ristoranti e locali. Adesso chi è davvero affezionato a quelle imbarcazioni se le potrà portare a casa: o meglio, almeno in giardino, dal momento che ogni barca è lunga circa 25 metri e larga cinque. Dopo essere stati rimossi tra mille polemiche all'inizio dello scorso anno, al termine di una lunga vicenda giudiziaria, il Comune di Milano ha infatti messo all'asta i barconi. Il termine dell'asta, fissato inizialmente per il 9 marzo dello scorso anno, è stato prolungato ed è fissato per il 25 febbraio: in quella data durante una seduta pubblica verranno aperte le buste con le offerte economiche.

I barconi sono un pezzo di storia dei Navigli

Per aggiudicarsi ciascun barcone si parte da una base d'asta di diecimila euro. Chi comprerà le imbarcazioni dovrà provvedere anche al trasporto delle stesse, al momento custodite nel parcheggio Atm di via Novara. Secondo l'assessore al Demanio di Milano, Roberto Tasca, con l’asta si chiuderà "nel modo più giusto una vicenda complicata e fin troppo lunga della storia del Naviglio". La vicenda dei barconi secondo l'assessore "aveva dell’assurdo e la loro rimozione è stato un atto doveroso verso i milanesi. Così come è doverosa la loro vendita per recuperare parte delle spese di rimozione". Chi comprerà i barconi comprerà anche un pezzo della storia di Milano, in particolare della sua movida. I barconi erano arrivati via terra nel 1985 dopo l'intuizione di alcuni ristoratori, desiderosi di portare a Milano un modello diffuso in altre città europee. Ma già dall'anno successivo un cambiamento nella legge regionale aveva reso abusive le chiatte: da lì un lungo contenzioso che il 25 febbraio potrebbe vedere il capitolo finale.

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