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Aggressioni con acido: chiesto risarcimento di 2,5 milioni per Pietro, ragazzo sfigurato

L’avvocato Paolo Tosoni, legale di parte civile di Pietro Barbini, ha chiesto per il suo assistito 2,5 milioni di euro di risarcimento ad Andrea Magnani, presunto complice della coppia dell’acido formata da Alexander Boettcher e Martina Levato. Barbini fu sfregiato con l’acido la sera del 28 dicembre 2014.
A cura di Francesco Loiacono
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Due milioni e mezzo di euro. È quanto chiesto dall'avvocato Paolo Tosoni a parziale risarcimento per il suo assistito, Pietro Barbini, lo studente che la sera del 28 dicembre 2014 fu sfigurato con l'acido da Martina Levato e Alexander Boettcher con la presenza, si vedrà quanto attiva e partecipe, di Andrea Magnani. Proprio a quest'ultimo, presunto complice della coppia diabolica (già condannata per quell'aggressione a 14 anni di carcere), Tosoni si è rivolto in qualità di parte civile. Magnani è imputato con rito abbreviato assieme a Martina per altre aggressioni con acido tentate o portate a termine.

Per le aggressioni con acido due processi distinti e tre imputati

La vicenda processuale della banda dell'acido (i due assieme ad Alexander sono imputati per associazione a delinquere) è resa ingarbugliata dal fatto che sono in corso due distinti procedimenti: quello con rito abbreviato a Magnani e Levato e quello con rito ordinario a carico di Boettcher. I due amanti, che hanno vissuto in carcere la nascita del loro figlio, sono stati già condannati come detto per l'aggressione a Barbini, l'ultima in ordine cronologico ma quella da cui sono scaturite tutte le indagini seguenti che comprendono, come fatti ancora da accertare dalla giustizia, la tentata evirazione ad Antonio Margarito, l'aggressione con acido a Stefano Savi (colpito forse per errore) e quella tentata a Giuliano Carparelli, vero obiettivo a quanto pare dei tre.

Lunedì 21 dicembre è attesa la sentenza

Il pubblico ministero Marcello Musso ha chiesto 20 anni di carcere per Martina e 14 per Andrea Magnani, che secondo il pm avrebbe collaborato soltanto parzialmente alle aggressioni. La pensa diversamente il legale di Barbini, secondo cui la pena richiesta è troppo poca: Alexander sarebbe stata la "mente" dei piani, Martina solo un "agnello sacrificale" mentre Magnani sarebbe stato consapevole dei piani criminosi della coppia, "lucido e aggressivo". In attesa delle sentenza, che potrebbe arrivare lunedì 21 dicembre, al presunto complice è stata chiesta una provvisionale di 1,4 milioni di euro. Anche la sorella di Barbini, inserita nella famosa lista degli obiettivi futuri ammessa da Magnani e negata da Martina, si è costituita parte civile nei confronti del presunto complice.

Sul piano penale la difesa di Magnani ha chiesto l’assoluzione "totale" per il suo assistito, per la mancanza del dolo: Magnani non sarebbe mai stato consapevole dei piani della coppia dell'acido. In subordine, la difesa di Magnani ha chiesto il vizio parziale di mente.

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