Aggressione con machete, condanne da 11 a 16 anni per i membri della gang di latinos
Tre condanne, da 11 a 16 anni di reclusione e tre assoluzioni. Si è concluso così il processo di primo grado ai sei giovani membri della gang di latinos Ms13, accusati di aver aggredito a colpi di machete lo scorso 11 giugno i due ferrovieri di Trenord Carlo Di Napoli e Riccardo Magagnin a Villapizzone, periferia di Milano. Il primo, capotreno, a causa di quell'aggressione rischiò di perdere un braccio: un colpo di machete sferrato da Josè Ernesto Rosa Martinez rischiò di tranciarglielo di netto. Rosa Martinez è stato condannato a 14 anni: non la pena più alta, che è toccata invece a Javier Lopez Trivino, condannato a 16 anni per il suo ruolo attivo nella vicenda e per non aver ammesso le proprie responsabilità. Il terzo giovane condannato è invece Andres Lopez Barraza, detto ‘Pajaro Loko'. Gli altri tre giovani, tutti sudamericani, sono stati assolti.
Il capotreno aggredito: "Condanne giuste"
Il pubblico ministero Lucia Minutella aveva chiesto pene da 14 a 8 anni per gli imputati, accusati di concorso in tentato omicidio e lesioni aggravate. L'aggressione era nata dopo la richiesta di esibire il biglietto da parte dei dipendenti Trenord: i giovani ne erano sprovvisti e, complice il fatto di aver bevuto molto, hanno aggredito con brutalità i due ferrovieri. Di Napoli ha giudicato giuste le pene inflitte ai sudamericani. Le conseguenze della ferita al braccio gli impediranno di lavorare a bordo dei treni come capotreno anche se l'uomo rimarrà a lavorare in Trenord. Per lui il giudice ha disposto una provvisionale di 50mila euro, mentre il suo collega Magagnin ne riceverà 20mila.