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Capotreno e macchinista feriti col machete da due sudamericani

Sarebbero stati tre giovani di origini sudamericane ad aggredire a colpi di machete il personale ferroviario: l’incidente all’altezza della fermata di Villapizzone.
A cura di Redazione Milano
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Per ora le notizie sono scarse e piuttosto confuse, ma sembrano gravi le condizioni del capotreno aggredito a colpi di machete all'altezza della fermata di Villapizzone, a Milano. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo avrebbe avuto un diverbio con tre giovani di origine sudamericana che si erano rifiutati di mostrare il titolo di viaggio. All'intervento del macchinista, uno dei tre giovani avrebbe estratto un machete e colpito ripetutamente il capotreno al braccio, mentre gli altri due giovani aggredivano il macchinista. Il gruppetto si sarebbe poi dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce.

Come si apprende da fonti di agenzia, la polizia sarebbe però già riuscita ad individuare gli aggressori e nelle prossime ore potrebbe essere operato l'arresto. Un giornalista di Metro, Andrea Sparaciari, ha pubblicato su Twitter una foto che ritrae gli istanti immediatamente successivi all'aggressione, con in evidenza la scia di sangue provocata dall'attacco a colpi di machete.

Sono preoccupanti le condizioni del capotreno, al momento ricoverato in ospedale: le ferite al braccio sono piuttosto profonde e l'uomo rischierebbe l'amputazione dell'arto. Per il macchinista solo una forte commozione cerebrale: al momento è comunque sotto osservazione e probabilmente passerà la notte nel nosocomio milanese.

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