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Aggressione a Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura

Aggressione a Niccolò Bettarini, uno dei fermati chiede di essere scarcerato

I legali di Albano J., uno dei ragazzi in carcere per l’aggressione a Niccolò Bettarini, hanno presentato un ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione del loro assistito. Stando a quanto sostengono gli inquirenti, Albano sarebbe stato colui che prima del pestaggio avrebbe urlato rivolto a Niccolò: “Te sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo”.
A cura di Enrico Tata
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La foto di Niccolò Bettarini sul suo profilo Facebook
La foto di Niccolò Bettarini sul suo profilo Facebook

Albano J, italiano di origine albanese, è uno dei quattro ragazzi finiti in carcere con l'accusa di aver aggredito e accoltellato Niccolò Bettarini, il figlio 19enne dell'ex calciatore Stefano Bettarini e della conduttrice televisiva Simona Ventura. I legali del ragazzo hanno presentato un ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione del loro assistito. Stando a quanto sostengono gli inquirenti, Albano sarebbe stato colui che prima del pestaggio avrebbe urlato rivolto a Niccolò: "Te sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo". Il ragazzo ha sempre negato e in sua difesa ha dichiarato che quel giorno aveva una fasciatura perché si era fatto male a una spalla e che quindi non avrebbe mai potuto partecipare a quello che viene descritto dai pm come un "tentato omicidio".

L'aggressione a Bettarini, in carcere quattro ragazzi

L'aggressione è avvenuta lo scorso 1 luglio davanti alla discoteca Old Fashion di Milano, uno dei locali più noti della movida del capoluogo lombardo. Quattro ragazzi sono stati fermati e si trovano tuttora in carcere. Davide C. è accusato di aver sferrato otto coltellate a Bettarini, mentre gli altri tre, tra cui Albano J., avrebbero partecipato all'aggressione. Secondo il gip, e per questo è stato disposta la misura cautelare in carcere, i quattro ragazzi sapevano che con quel pestaggio e quelle coltellate "avrebbero comunque potuto produrre conseguenze mortali".

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