video suggerito
video suggerito

Sfregiati con acido, spunta un quarto complice. Boettcher prova a scagionarsi in tribunale

Alexander Boettcher, il broker a processo insieme all’amante-complice Martina Levato per l’aggressione con acido al 22enne Pietro Barbini, si è presentato al tribunale del Riesame con in mano un suo paio di scarpe per provare la sua estraneità da altri episodi contestati alla coppia diabolica e al loro complice Andrea Magnani. Per il legale di Boettcher ci sarebbe un quarto uomo che avrebbe aiutato Magnani a compiere le altre aggressioni con acido.
A cura di Francesco Loiacono
22 CONDIVISIONI
Immagine

Si è presentato in aula, al tribunale del Riesame, con un suo paio di scarpe in mano. Così martedì Alexander Boettcher, il 30enne broker a processo insieme alla complice-amante Martina Levato per l'aggressione con acido a Pietro Barbini, ha cercato di dimostrare la propria innocenza in merito alle altre aggressioni che gli vengono addebitate. In particolare, secondo il giovane e la sua difesa sarebbe stato il bancario Andrea Magnani, arrestato e accusato di essere il terzo complice della "coppia diabolica", a lanciare l’acido contro il 25enne Stefano Savi, lo scorso 2 novembre in via Quarto Cagnino. Lo dimostrerebbero le impronte, di scarpe numero 44, incompatibili con il 42,5 indossato da Boettcher. C'è di più: l'aggressione a Savi non sarebbe avvenuta per uno scambio di persona, ma sarebbe stata compiuta da Magnani con l'aiuto della Levato e forse di un altro complice per un loro regolamento di conti: salirebbero così a quattro i membri della banda che usava l'acido per sistemare le loro faccende.

Il legale di Boettcher chiede la revoca dell'associazione a delinquere

Nell'udienza davanti al tribunale del Riesame il legale di Boettcher, Ermanno Gorpia, ha evidenziato una serie di incongruenze e omissioni nelle indagini, al fine di chiedere la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare relativa all'accusa di associazione per delinquere e agli episodi ai danni di Savi e del fotografo Giuliano Carparelli. Accusa notificata al broker, alla bocconiana e al presunto complice Magnani lo scorso 18 aprile, mentre i tre erano già in carcere e per Boettcher e la Levato era già iniziato il processo per l'aggressione di fine dicembre 2014 ai danni del 22enne Barbini. Il legale di Boettcher ha spiegato al giudice Luisa Savoia e al pubblico ministero Marcello Musso che il fotografo Carparelli, sfuggito a un lancio di acido a metà novembre, era già sotto controllo da un mese da parte della Levato. Non si sarebbe trattato dunque di uno scambio di persona. Infine, a essere messa in dubbio dalla difesa del broker è l'attendibilità della ragazza che affermò di aver avuto una relazione a tre con Boettcher e la Levato: secondo Alexander la ragazza è infatti una "prostituta".

Il pm Musso ha replicato a tutte le affermazioni di Boettcher e del suo legale, affermando che le prove a carico del broker sono "solide e non scalfite dagli elementi difensivi". La procura potrebbe chiedere nelle prossime settimane il processo con rito abbreviato per Boettcher, Levato e Magnani per gli episodi ai danni di Savi e Carparelli. Il tribunale del Riesame deciderà invece entro tre giorni sulla richiesta di revoca della misura cautelare.

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views