Accoltellamento corso Garibaldi, Alessandro Caravita resta in carcere
Non è stata accolta la richiesta del legale di Alessandro Caravita, il giovane di 20 anni che nella notte tra il 5 e il 6 giugno ha accoltellato per cinque volte un 24enne ricoverato tuttora al Fatebenefratelli, che aveva chiesto la scarcerazione del suo assistito. Il giudice per le indagini preliminari Laura Minerva ha, al contrario, accolto la richiesta del pubblico ministero circa una mantenimento della custodia cautelare in carcere, seppur non convalidando l'arresto in flagranza di reato. La decisione è stata motivata perché "la leggerezza e l'istintività dell'uso di armi con modalità che mettono chiaramente a rischio la vita umana non appaiono scemati".
Il ragazzo accoltellato è intubato al Fatebenefratelli
Alessandro Caravita, figlio dello storico capo ultras della Curva Nord dell'Inter Franco, aveva nelle scorse ore rilasciato dichiarazioni spontanee, senza rispondere alle domande degli inquirenti, con le quali aveva ammesso di aver accoltellato il 24enne ma per difesa personale. Inoltre, Caravita junior aveva sostenuto che il coltello a serramanico trovato nel suo appartamento dai carabinieri non era quello usato la sera di venerdì 5 giugno. Il ragazzo era stato arrestato dopo le indagini lampo dei militari che sono riusciti a identificarlo grazie alle immagini di video sorveglianza della zona. Il ragazzo ferito dai cinque fendenti si trova ancora all'ospedale Fatebenefratelli dove, appena arrivato, era stato operato d'urgenza. Secondo quanto risulta a Fanpage.it, sarebbe intubato ma resta escluso che sia in pericolo di vita.