411 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Una via o un parco di Milano saranno intitolati a Bernardo Caprotti

Il Consiglio comunale di Milano ha deciso di intitolare una via o un parco di Milano a Bernardo Caprotti, patron dell’Esselunga scomparso lo scorso venerdì. La proposta è stata presentata da Forza Italia: il Consiglio si è spaccato, ma alla fine la mozione è passata.
A cura di Francesco Loiacono
411 CONDIVISIONI
Immagine

Una via o un parco di Milano saranno intitolati al patron dell'Esselunga, Bernardo Caprotti. Lo ha deciso il Consiglio comunale approvando una richiesta arrivata dai banchi di Forza Italia. Non è stata una decisione unanime: solo 19 i sì alla proposta, con una parte del Pd, della lista civica Sala e tutta Sinistra per Milano che non hanno partecipato al voto.

Il voto è arrivato nel giorno stesso dei funerali – svolti in forma strettamente privata – dell'imprenditore, morto lo scorso venerdì alla soglia dei 91 anni a causa di un male incurabile.

Gelmini: "Caprotti imprenditore coraggioso"

La figura di Caprotti, indubbiamente imprenditore di successo, è al centro di letture diverse. Da sinistra sono in tanti a non dimenticare i suoi attacchi al mondo delle cooperative "rosse" e le sue posizioni nei confronti dei diritti dei lavoratori. Per la consigliera di Forza Italia Mariastella Gelmini, prima firmataria della richiesta di intitolare a Caprotti una strada o un parco cittadini,  "è stato un imprenditore coraggioso che ha innovato il mondo della grande distribuzione commerciale partendo da Milano e dalla Lombardia".

Pirovano: "Caprotti un innovatore, ma la sua biografia è controversa"

La pensa diversamente Anito Pirovano, consigliera di Sinistra per Milano: "Sono intervenuta dicendo che Caprotti è stato un imprenditore di successo e per certi versi un innovatore ma che la sua è soprattutto una biografia controversa per le relazioni con i sindacati e la tutela dei diritti dei lavoratori ben prima e finanche delle/alle domeniche di apertura. Ha patteggiato una pena per corruzione e avuto una condanna per diffamazione. Ho invitato poi i colleghi – soprattutto quelli della maggioranza – a considerare che questa proposta è emblematica nel dimostrare la saggezza della norma che impone di aspettare almeno 10 anni dalla morte prima di procedere con riconoscimenti nella toponomastica. Purtroppo è andata diversamente, a dimostrazione che talvolta la politica non sa sottrarsi alla strumentalizzazione".

Plebiscito per l'Ambrogino d'Oro alla memoria a Caprotti

Intanto un'altra proposta avanzata all'indomani della morte dell'imprenditore, quella di assegnargli l'Ambrogino d'Oro alla memoria, sembra aver trovato un ampio consenso tra i lettori di Fanpage.it. Il sondaggio lanciato sabato scorso dalla nostra testata (che non ha alcun valore statistico) è finito count vero e proprio plebiscito: per il 98 per cento dei lettori Caprotti merita la massima onorificenza cittadina.

411 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views