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Morte Bernardo Caprotti, la proposta: “Ambrogino d’Oro alla memoria”

Dopo la scomparsa del patron di Esselunga, Bernardo Caprotti, da più parti arriva la proposta di assegnargli l’Ambrogino d’Oro alla memoria, la massima onorificenza di Milano. Il sindaco Sala: “Ci pensiamo, ne parleremo col Consiglio comunale”.
A cura di Francesco Loiacono
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Assegnare l'Ambrogino d'oro alla memoria a Bernardo Caprotti. Questa la proposta che da più parti sta rimbalzando a Milano all'indomani della morte del patron di Esselunga, che proprio dal capoluogo lombardo mosse i primi passi nella sua avventura imprenditoriale. A spingere per il riconoscimento postumo per Caprotti è stato, tra i primi, l'onorevole Maurizio Bernardo (Area popolare), presidente della commissione Finanze della Camera: "Con la scomparsa di Bernardo Caprotti, l’Italia perde uno degli imprenditori più illuminati che seppe sin subito cogliere le grandi potenzialità della grande distribuzione e intercettare i bisogni degli italiani. Le giovani generazioni sappiano trarre insegnamento dalla sua grande lungimiranza", ha affermato Bernardo in una nota, proseguendo: "Il Consiglio comunale di Milano convochi quanto prima la capigruppo e decida di assegnargli l’Ambrogino d’Oro alla memoria".

La proposta è stata accolta con ampi spiragli da parte del sindaco Beppe Sala, che ha però detto che, essendo materia del Consiglio comunale, spetterà di fatto al Consiglio decidere. Non è la prima volta che il nome di Caprotti viene indicato per la massima onorificenza cittadina. Quando era in vita, però, l'imprenditore aveva sempre rifiutato l'Ambrogino: era accaduto nel 2007 e nel 2011.

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