Moschee a Milano, Majorino: “Luoghi di culto come case di vetro”
Dopo l'interrogazione parlamentare presentata dal deputato di Scelta civica Stefano Dambruoso, in passato magistrato a Milano impegnato sul fronte del terrorismo internazionale, arriva la risposta dell'assessore comunale alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino: “Condivido il ragionamento di fondo dell’onorevole Stefano Dambruoso sul tenere alta la guardia in vista della realizzazione di luoghi di culto a Milano. Siamo disponibili e interessati ad incontrare lui e tutti coloro che vorranno darci informazioni. Con le diverse Istituzioni svilupperemo proposte, incontri ed approfondimenti ad hoc. Il nostro obiettivo resta avere luoghi di culto come case di vetro”.
Dambruoso: "Nell'albo anche associazioni in black list"
Dambruoso negli scorsi giorni ha depositato un'interrogazione scritta al Ministero dell'Interno sul "bando per la realizzazione di tre luoghi di culto su aree del comune di Milano, pubblicato il 30 dicembre 2014″. Un passaggio, in particolare, ha catturato l'attenzione dell'opposizione a Palazzo Marino: quello in cui l'ex magistrato, dopo aver ricordato che il Comune di Milano ha stilato un elenco di tutte le associazioni religiose regolarmente presenti a Milano, scrive che "al suddetto albo delle associazioni religiose risultano iscritte anche realtà e organizzazioni le cui sigle compaiono nelle black list governative di alcuni paesi stranieri". Un'affermazione che, specie dopo l'attentato di Parigi e le prime polemiche, ha spinto il centrodestra a chiedere delucidazioni a Majorino nell'aula del Consiglio comunale.
"A noi non risultano legami di questo tipo o che alcune associazioni rientrino nelle ‘black list' di Paesi stranieri", ha risposto l'assessore, dicendo poi di aver contattato lo stesso Dambruoso per avere approfondimenti. Agli esponenti dell'opposizione Majorino ha poi rassicurato gli esponenti dell'opposizione dicendo che, qualora si dovessero scoprire eventuali legami tra le associazioni islamiche milanesi e terrorismo "saremo in tempo per impedire la partecipazione al bando" che assegnerà le tre aree pubbliche per la costruzione di luoghi di culto, tra cui è probabile che vi sarà almeno una moschea.