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Fabrizio Corona rinviato a giudizio: a processo il 25 gennaio

Fabrizio Corona è stato rinviato a giudizio con le accuse di intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione. Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare di Milano Laura Marchiondelli. Assieme a Corona andrà a processo anche la sua collaboratrice e presunta prestanome Francesca Persi. Il processo comincerà il prossimo 25 gennaio. Corona in aula: “Ho versato circa 400mila euro di tasse su quei contanti, fatemi tornare a casa”.
A cura di Francesco Loiacono
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Fabrizio Corona affronterà un nuovo processo. Lo ha deciso il giudice per l'udienza preliminare di Milano Laura Marchiondelli, che ha rinviato a giudizio l'ex re dei paparazzi con le accuse di intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione. Corona è stato arrestato lo scorso 10 ottobre insieme alla sua collaboratrice Francesca Persi. Il fotografo ed ex agente dei vip è ancora in carcere a San Vittore, mentre la sua collaboratrice – e secondo l'accusa, prestanome – si trova ai domiciliari. Adesso per entrambi, come richiesto dal pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia Paolo Storari, il processo comincerà il prossimo 25 gennaio davanti alla prima sezione penale di Milano.

Corona: "Ho versato 400mila euro di tasse, fatemi tornare a casa"

Le accuse contestate all'ex re dei paparazzi riguardano i contanti trovati nel controsoffitto dell'abitazione di Francesca Persi (circa 1,7 milioni di euro) e altri 800mila euro depositati in una banca austriaca. Soldi che, secondo quanto affermato dallo stesso Corona, sarebbero i compensi in nero a lui versati per alcune sue serate in discoteche e altri locali: soldi sui quali Corona era intenzionato a pagare le tasse, essendo ancora aperti i termini per farlo. Nel corso dell'udienza preliminare Corona ha affermato: "Tra ieri e l’altro ieri ho versato circa 400mila euro di tasse su quei contanti, ora datemi la possibilità di uscire e di tornare a casa". Il legale dell'ex re dei paparazzi, Ivano Chiesa, ha poi aggiunto che "il pm ha detto che quel denaro che gli è stato sequestrato è di provenienza lecita", quindi Corona sarebbe in carcere "solo per una questione fiscale".

Soltanto ieri erano arrivate le motivazioni con le quale il tribunale del Riesame, lo scorso 27 ottobre, si era opposto alla scarcerazione di Corona: "Ha un'inusuale propensione a delinquere", hanno scritto tra le altre cose i magistrati. Ma la nuova bufera giudiziaria che si è abbattuta su Corona ha già avuto anche altri effetti: il suo appartamento milanese, del valore di 2,5 milioni di euro, è stato sequestrato. Mentre lo speciale regime di affidamento in prova sul territorio di cui l'ex re dei paparazzi beneficiava (e che gli avrebbe consentito di scontare il suo vecchio cumulo di pena a casa e non in carcere) gli è stato revocato: con il risultato che Corona dovrà scontare nuovamente in carcere l'anno trascorso in affidamento.

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