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Corona: “Mai preso un euro in modo illecito, volevo pagare le tasse e cambiare vita”

Davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia nel carcere di San Vittore, Fabrizio Corona ha detto di non aver “mai guadagnato un euro in modo illecito” in vita sua. Su quei soldi sequestrati e gli altri in Austria era pronto a pagare le tasse e cambiare vita. A confermare questa versione anche Francesca Persi, collaboratrice arrestata assieme all’ex fotografo dei vip.
A cura di Francesco Loiacono
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Un Fabrizio Corona rispettoso della legge, desideroso di pagare le tasse e di cambiare vita. Questo il quadro emerso dall'interrogatorio di garanzia di questa mattina all'ex fotografo dei vip, arrestato lo scorso lunedì per intestazione fittizia di beni assieme alla sua collaboratrice Francesca Persi. Davanti al giudice per le indagini preliminari Paolo Guidi, Corona si è difeso così: "Non ho mai guadagnato un euro in modo illecito in vita mia, quei soldi sono frutto del mio lavoro frenetico di 10 mesi e avevo intenzione di pagare le tasse e mettermi in regola". A riferirlo è stato il suo avvocato, Ivano Chiesa, all'uscita del carcere di San Vittore. Corona avrebbe così giustificato i soldi che gli inquirenti hanno sequestrato nel controsoffitto dell'abitazione della Persi: 1,7 milioni di euro, ai quali si aggiungerebbero altri 900mila euro depositati su due conti correnti in Austria: "Dopo averli nascosti e averne portato una parte in Austria, avevo intenzione di dare una svolta alla mia vita, di pagare le tasse e le sanzioni e di mettermi in regola". Come più volte affermato dalla difesa, i termini per pagare le tasse sono ancora aperti: motivo per cui non si tratterebbe di evasione fiscale.

Il controsoffitto usato come cassaforte: "Problemi di sicurezza"

Corona ha bollato come "una favola" l'ipotizzata provenienza illecita di quei capitali: se avesse voluto far sparire il denaro, ha detto al gip, ci avrebbe messo poco. In merito alla decisione di nascondere i soldi nel controsoffitto dell'abitazione della Persi, si sarebbe trattato di "problemi di sicurezza": Corona ha usato il controsoffitto come cassaforte perché spaventato dalle richieste dei due soggetti di origine calabrese che lui stesso aveva denunciato a metà agosto, dopo che una bomba carta era esplosa davanti a casa sua. Proprio da quella indagine sono partite le intercettazioni che hanno poi portato al nuovo arresto per Corona e la sua collaboratrice.

L'avvocato di Francesca Persi: "Soldi in nero della società Atena"

Le dichiarazioni di Corona trovano conferma con quanto detto al giudice da Francesca Persi: "È stata lucidissima, ha risposto a tutte le domande e spiegato che quelli erano soldi in nero frutto del lavoro della società Atena, che è una società di comunicazione e voi non avete idea quanto guadagni", ha spiegato il legale della donna Cristina Morrone. Anche le altre dichiarazioni rese sono in linea con la versione di Corona: "Dovevano pagare l'Iva e non l'hanno fatto ma erano ancora nei termini per versare quanto dovuto", ha detto il legale, che ha poi sottolineato: "C'è chi mette i soldi in cassaforte e chi non ce l'ha e li nasconde nel controsoffitto".

Gli avvocati presentano istanza di scarcerazione

Sia l'avvocato di Corona sia quello della Persi presenteranno già domani un'istanza di scarcerazione. Il legale della donna ha poi spiegato che la sua assistita si è dimessa dalla carica di amministratore delegato della società Atena srl. La Persi è preoccupata per i suoi due figli, e anche per questo il legale, che si è scagliata contro l'eccessivo rigore della custodia cautelare, chiederà al gip un'attenuazione della misure cautelari.

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