Zona rossa Alzano e Nembro, i pm sentiranno anche il premier Conte e ministri Speranza e Lamorgese
I pubblici ministeri di Bergamo che indagano sulla gestione dell'emergenza coronavirus, e in particolare sulla mancata attuazione della zona rossa di Alzano Lombardo e Nembro, sentiranno nei prossimi giorni anche il premier Giuseppe Conte e i ministri della Salute Roberto Speranza e dell'Interno Luciana Lamorgese. Gli esponenti dell'esecutivo, secondo quanto riportato dall'Ansa, saranno sentiti come persone informate sui fatti. Nelle scorse settimane davanti agli inquirenti sono comparsi l'assessore lombardo Giulio Gallera, il presidente della Regione Attilio Fontana e il numero uno di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti. L'audizione potrebbe svolgersi a Roma.
Zona rossa bergamasca, pm vogliono sentire anche Conte, Speranza e Lamorgese
La possibilità di sentire come testimoni Conte e i ministri era stata ventilate già dopo il colloquio di Attilio Fontana con i magistrati, che indagano anche sul caso dell'ospedale di Alzano Lombardo e sui morti nelle Rsa. Il governatore aveva spiegato che dal suo punto di vista era "pacifico" che, nella prima settimana di marzo, con l'esercito già schierato a Codogno e negli altri comuni del Lodigiano, spettasse a Roma decidere di isolare i comuni di Nembro e Alzano Lombardo. Il rimpallo di responsabilità portò poi al ritardo. La quarantena in Val Seriena fu imposta solo con il decreto che riguardava tutta la Lombardia, trasformata in zona arancione dall'8 marzo. Il procuratore di Bergamo facente funzione. Maria Cristina Rota, ha poi detto pubblicamente che l'istituzione della zona rossa nella Bergamasca avrebbe dovuto essere "una decisione governativa".
Già convocati Fontana, Gallera e Bonometti
Nelle scorse settimane i pm bergamaschi hanno interrogato l'assessore Gallera, ma anche il governatore Fontana (contestato duramente al suo arrivo in Procura) e in seguito il leader degli industriali Bonometti, a cui è stato chiesto se ci siano state o meno pressioni sull'amministrazione regionale da parte delle imprese per evitare il lockdown.