Zaia: “Taglia di 100mila euro ai poliziotti che hanno fermato Amri”. Ma non si può fare
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha chiesto che la taglia di 100mila offerta dalla Germania a chi avesse contribuito alla cattura del presunto attentatore di Berlino venga data ai due poliziotti italiani che hanno fermato e ucciso il tunisino Anis Amri, Cristian Movio e Luca Scatà: "I tedeschi devono dare la taglia dei 100mila euro ai due poliziotti italiani che hanno fermato ed ucciso il terrorista Amri". Zaia ha infatti aggiunto di volersi attendere un "grazie più sentito" da parte della Germani ai due agenti che, nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, hanno fermato e poi ucciso alla stazione di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, il presunto killer di Berlino.
Ecco perché la taglia non può essere assegnata ai poliziotti
Il gesto delle autorità tedesche secondo Zaia servirebbe "anche per riparare lo sputtanamento ricorrente contro l'Italia sui media tedeschi". Ma si tratta di un'ipotesi irrealizzabile. Come riportato dal quotidiano tedesco Bild, infatti, la ricompensa in denaro offerta dalla Germania era "esclusa per chi persegue reati professionalmente, come poliziotti o procuratori". Si tratta di una regola che vale per tutti i corpi di polizia, per evitare che i poliziotti si trasformino in "cacciatori di taglie" e dedichino il proprio tempo e le proprie energie solo a quelle indagini più fruttuose a livello economico, a discapito della tutela della sicurezza della collettività.
Da Berlino si pensa di conferire un'onorificenza agli agenti
Mentre dunque le parole di Zaia sembrano essere destinate a rimanere lettera morta, proprio dalla Germania arriva un'altra proposta, in questo caso decisamente più percorribile. Sempre secondo la "Bild", infatti, alcuni politici tedeschi spingerebbero per conferire un'onorificenza ai due agenti italiani che hanno fermato la fuga del terrorista tunisino Amri. A esprimersi favorevolmente in questo senso sono stati due esponenti della maggioranza di governo, l'esperto di politica interna del partito di Angela Merkel, Hans-Peter Uhl e il suo collega della Csu Michael Frieser, oltre al capo del sindacato di polizia, Rainer Wendt. "I due poliziotti italiani meritano un'onorificenza per la loro azione decisiva", ha detto Uhl, mentre Frieser ha suggerito le modalità: a premiare i due poliziotti italiani potrebbe essere il presidente o la cancelliera tedesca Merkel, con un'onorificenza come la "Croce federale al merito", concessa dal 1951 a chi si è distinto per merito nei confronti dello Stato tedesco.