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Vuole sposare un italiano: Sana, pakistana residente a Brescia, morta in circostanze misteriose

Una ragazza di 25 anni, Sana Cheema, pachistana residente a Brescia da anni, sarebbe stata uccisa in patria dal padre e dal fratello. Il movente? La ragazza si era innamorata di un italiano e si voleva sposare. Il presunto omicidio, avvenuto nella città natale di Sana, a Gujrat, ricorda quello della 19enne Nina Saleem, uccisa nel Bresciano dal padre e dai cognati.
A cura di Francesco Loiacono
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Sana Cheema (foto dal profilo Instagram)
Sana Cheema (foto dal profilo Instagram)

La sua colpa? Essersi innamorata di un ragazzo italiano e volerlo sposare. Sarebbe stato questo il movente della brutale uccisione di Sana Cheema, ragazza di 25 anni di origini pachistane ma residente da anni a Brescia. Negli scorsi giorni la giovane era tornata in patria, nel distretto di Gujrat, per far visita ai parenti. Ma proprio da alcuni famigliari sarebbe stata uccisa: il padre e il fratello sono stati arrestati dalle autorità pachistane per aver sgozzato la 25enne, i cui funerali sarebbero già stati celebrati nel suo Paese natale. Come spiega il "Giornale di Brescia", che ha riportato la notizia, tutta la famiglia di Sana viveva a Brescia, dove la ragazza aveva frequentato le scuole e aveva poi trovato lavoro in una scuola guida. Il fratello e il papà della ragazza si erano poi trasferiti in Germania, alla ricerca probabilmente di migliori condizioni lavorative. Sana però era rimasta a Brescia: si era innamorata di un ragazzo del posto e con lui aveva intenzione di costruirsi una famiglia.

Il precedente: il brutale omicidio della 19enne Hina Saleem

Sarebbe stato proprio questo "l'affronto" che la famiglia della 25enne non le ha perdonato, anche se non si conoscono ulteriori dettagli sull'omicidio della ragazza. La tragedia ricorda quella di un'altra ragazza pachistana, Hina Saleem. Anche lei era originaria di Gujrat: nel 2006, quando aveva solo 19 anni, venne attirata con una scusa nella casa di famiglia a Ponte Zanano di Sarezzo e brutalmente uccisa a coltellate dal padre e dai cognati. Tra i moventi del delitto il fatto che la ragazza avesse osato denunciare il padre, colpevole di averla violentata quando aveva 16 anni.

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