Voci di rimpasto in Lombardia, ma Gallera non si sente in bilico: “C’è fiducia, vado avanti”
Le voci su un possibile rimpasto della giunta lombarda, dopo il cambio al vertice della sanità, si rincorrono da alcuni giorni, alimentate da spifferi e commenti velenosi da maggioranza e opposizione. Ma l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, non si sente in bilico. "Mi confronto quotidianamente con Fontana e molti consiglieri, un paio di settimane fa la maggioranza ha respinto in maniera compatta in aula una richiesta di mie dimissioni, gli atti formali sono quelli e quindi finché c'è la fiducia vado avanti", ha affermato in un'intervista al quotidiano Il Giornale.
Possibile rimpasto nella giunta dopo il cambio al vertice della sanità
Nella giornata di mercoledì è stato annunciato lo spostamento del direttore generale Welfare di Regioni Lombardia, Luigi Cajazzo, rimosso dal suo ruolo dopo le feroci polemiche per la gestione dell'emergenza covid. Al suo posto è stato chiamato Marco Trivelli, ex direttore di grandi ospedali come Niguarda e il Civile di Brescia. Una mossa che, stando alle voci che si rincorrono al Pirellone, sarebbe il preludio anche a un cambio di assessore.
“Si dice che Fontana stia per cacciare Gallera", ha commentato sui social Pierfrancesco Majorino, eurodeputato Pd ed ex assessore milanese. Lui e Gallera non si sono mai risparmiati colpi e frecciate. Ora va all'attacco: "Fino a ieri han detto che andava tutto bene. E poi sinceramente il presidente come può chiamarsi fuori? Lo sanno pure i muri che hanno deciso tutto lui e i suoi". Sui tempi di un ipotetico rimpasto, però, non ci sono certezze. C'è che lo ritiene imminente, addirittura questione di ore. Secondo altre fonti all'interno del Consiglio regionale, il cambio potrebbe avvenire dopo l'estate.
Gallera guarda avanti: Non ho motivo di sentirmi in bilico
Intanto Gallera resta al suo posto, guarda avanti e si dice convinto della fiducia del centrodestra nei suoi confronti. "Non ho motivo oggi di ritenere il contrario e svolgo appieno il mio incarico, con grande fatica fisica ma con assoluta determinazione. Dobbiamo prepararci a un'eventuale seconda ondata", ha spiegato l'assessore, che mercoledì prossimo presenterà al governo un piano per l'aumento dei posti in terapia intensiva "da 861 a 1.466 posti letto, più altri 352 immediatamente apribili in intensiva e 352 di subintensiva".