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Visita alla chiesa di Santa Maria delle Grazie e al Cenacolo di Leonardo

Ecco tutte le informazioni su uno dei luoghi più famosi del capoluogo lombardo: orario, prezzi e storia del convento domenicano e dell’affresco di da Vinci , dal 1980 patrimonio dell’umanità secondo l’Unesco.
A cura di Ida Artiaco
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La Chiesa di Santa Maria delle Grazie è uno dei luoghi più famosi di Milano: il convento, appartenente all'ordine domenicano, ospita infatti nel suo refettorio il famoso affresco raffigurante Il Cenacolo (o Ultima Cena) di Leonardo da Vinci, grazie al quale questo sito è stato classificato dall'Unesco come patrimonio dell'umanità, oltre ad alcuni capolavori del Bramante. È inoltre tra i luoghi di culto più amati dei cittadini, insieme alla Basilica di Sant'Ambrogio e al Duomo di Milano. Ecco, allora, tutte le informazioni utili per visitare la struttura rinascimentale, dall'orario di apertura al prezzo, dalla storia alle curiosità su un fiore all'occhiello dell'arte italiana e milanese.

Esterno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano
Esterno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano (Wikipedia).

Come arrivare alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie

La chiesa si trova nell'omonima piazza di Santa Maria delle Grazie a Milano, a circa un chilometro di distanza dal Castello Sforzesco. Vi consigliamo di arrivare in questo luogo ricco di storia con i mezzi pubblici. Potete prendere la linea 1 della metropolitana e scendere alla fermata "Conciliazione" o "Cadorna" oppure la linea 2 e scendere alla fermata "Cadorna", che dista dal Cenacolo meno di un chilometro. In alternativa, potete utilizzare i tram 16, 20 o 24 con fermata a "Corso Magenta-Santa Maria delle Grazie" o l'autobus numero 18.

Orario di apertura e prezzo d'ingresso

È possibile visitare la basilica tutti i giorni feriali dalle 07:00 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 19:30 nel periodo invernale, dalle 16:30 alle 19:30 in quello estivo; nei giorni festivi l'ingresso è disponibile dalle 07:30 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 21:00. La celebrazione della Santa Messa è in programma la domenica alle 08:00, alle 09:30, alle 10:30, alle 11:30, alle 18:30 e alle 20:00; nei giorni feriali alle 07:30, alle 08:30, alle 09:30 e alle 18:30. L'accesso è libero.

Per quanto riguarda, invece, la visita al Cenacolo di Leonardo da Vinci, l'ingresso è disponibile dal martedì alla domenica dalle 08:15 alle 18:45, resta chiuso il lunedì. Il biglietto intero di accesso al refettorio dove si trova il famoso affresco di Leonardo da Vinci costa 10 euro, il ridotto 5 euro, riservato ai cittadini europei di età compresa tra i 18 e i 25 anni e a tutti i docenti. È prevista la gratuità per gli under 18, i giornalisti, gli studenti della scuola secondaria e quelli delle facoltà artistiche e per gli operatori delle associazioni di volontariato. È possibile prenotare e acquistare i ticket chiamando al numero 02.92800360 oppure visitando il sito internet dedicato.

Breve storia della Basilica e della Sagrestia del Bramante

La navata centrale della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano
La navata centrale della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano (Wikipedia).

La Basilica di Santa Maria delle Grazie fu costruita alla fine del Quattrocento per volere del duca di Milano Ludovico il Moro come mausoleo per la sua famiglia. I frati dell'ordine domenicano ricevettero in regalo da Gaspare Vimercati, comandante delle milizie di Francesco Sforza, a metà del secolo un piccolo appezzamento di terreno su cui sorgeva una cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie, sul cui nucleo nacque successivamente la chiesa che si può ammirare ancora oggi. A dirigere i lavori fu chiamato Guiniforte Solari. Il convento si articolava attorno a tre grandi chiostri, di cui rimane ben poco dopo i bombardamenti che colpirono la città durante la Seconda Guerra Mondiale. La pianta, tuttavia, è quella tipica dell'epoca, di forma longitudinale con cappelle laterali.

Nel 1492 viene costruita anche la famosa tribuna attribuita al Bramante, che era ingegnere ducale, anche se mancano conferme di questa credenza ormai diffusa. Molto famosa è anche la Sagrestia vecchia, anch'essa attribuita al Bramante ma senza prove documentarie, mentre sopra il portale d'ingresso campeggia una lunetta di Bramantino raffigurante la Madonna fra San Giacomo e San Luigi di Francia. Un primo restauro dell'edificio ci fu nell'Ottocento ad opera di Luca Beltrami, ma fu soprattutto quello della seconda metà del Novecento, successivo ai bombardamenti degli Alleati, a ridare vita a questo luogo. Gran parte della Basilica fu distrutta e poi parzialmente ricostruita. A salvarsi ci fu anche la parete che ospita "Il Cenacolo" di Leonardo da Vinci.

Il refettorio e "L'Ultima Cena" di Leonardo da Vinci

"Il Cenacolo" o "Ultima Cena" di Leonardo da Vinci (Wikipedia).
"Il Cenacolo" o "Ultima Cena" di Leonardo da Vinci (Wikipedia).

Ad attirare centinaia di turisti e curiosi ogni giorno in questo luogo è soprattutto l'adiacente refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie, in cui è conservato l'affresco di Leonardo da Vinci raffigurante l'ultima cena di Gesù con i suoi apostoli. Chiamata anche "Il Cenacolo" e databile tra 1495 e il 1498, è uno dei capolavori del Rinascimento italiano. Fu commissionato all'artista da Ludovico il Moro: il dipinto si basa sul Vangelo di Giovanni 13:21, nel quale il Figlio di Dio annuncia che verrà tradito da uno dei suoi, il tutto caratterizzato da una simmetria e un simbolismo che è stato studiato per secoli tra i maggiori esperti in materia.

L'espressione dei volti, la postura dei corpi e il movimento delle mani, in particolare, esprimono quei "moti dell'animo" che furono uno dei campi di indagine più importanti e innovativi nell'opera del Maestro. Negli ultimi anni, è stato al centro della storia narrata da Dan Brown nel suo libro "Il Codice da Vinci", diventato poi anche un film di successo, in cui gli viene attribuito un significato esoterico: il discepolo alla destra di Gesù Cristo sarebbe da interpretare come una donna, con cui Leonardo avrebbe voluto rappresentare Maria Maddalena. Purtroppo, la tecnica utilizzata da Leonardo, e cioè una molto simile alla pittura su tavola, ha reso l'opera particolarmente fragile, tanto che sono serviti vari interventi di restauro nel corso degli anni per poter conservare la sua bellezza.

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