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Violenta due ragazzine lo stesso giorno a Monza e Lecco: fermato un sospetto di 35 anni

Un uomo di 35 anni, brasiliano residente in provincia di Sondrio, è stato fermato dalla polizia perché accusato di aver violentato lo stesso giorno due ragazzine di 13 e 15 anni a Monza e Casatenovo, nel Lecchese. Gli inquirenti pensano che possa essere il responsabile anche di altri episodi.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha 35 anni ed è un cittadino sudamericano residente a Berbenno di Valtellina, in provincia di Sondrio, l'uomo accusato di aver violentato due ragazzine a Monza e Casatenovo, in provincia di Lecco. Ma secondo gli investigatori Raul R.D.S., brasiliano già noto per i suoi precedenti, potrebbe essere il responsabile di altri episodi simili avvenuti nelle scorse settimane tra la Brianza e il Lecchese. Il 35enne, come riporta il "Corriere della sera", è stato fermato lo scorso 23 marzo a Imola dagli agenti della squadra mobile di Milano, che indagano sulla violenza sessuale avvenuta a Monza su delega della locale procura. Adesso l'uomo è in attesa dell'udienza per la convalida del fermo, che si terrà davanti al giudice per le indagini preliminari di Bologna.

L'uomo avrebbe violentato due ragazzine di 13 e 15 anni

Le due violenze ai danni di ragazzine sono avvenute entrambe lo scorso 19 marzo. Secondo gli inquirenti, il 35enne avrebbe prima seguito una ragazzina di 13 anni che stava tornando a casa da scuola, a Monza: si è intrufolato con lei nell'ascensore e poi l'ha aggredita, molestandola. L'adolescente è riuscita a scappare mordendogli una mano e si è poi rifugiata in casa. Lo stesso giorno l'uomo ci ha riprovato con un'altra adolescente, in un paesino della Brianza lecchese, Campofiorenzo di Casatenovo. Identica la modalità dell'aggressione, elemento che ha poi portato a identificare il 35enne come presunto autore delle due violenze: l'uomo ha seguito una ragazzina di 15 anni che era appena scesa alla fermata del bus dopo la scuola. L'ha seguita fino all'androne di casa, dove l'ha palpeggiata e ha provato a trascinarla nella sua auto, mettendole una mano davanti alla bocca per non farla gridare. Anche in questo caso, per fortuna, l'adolescente è riuscita a fuggire: si è divincolata e ha urlato richiamando l'attenzione della madre e mettendo in fuga l'aggressore. Entrambe le ragazzine hanno poi denunciato l'accaduto, facendo scattare le indagini. Il particolare modus operandi dell'uomo, i suoi precedenti e la vicinanza tra gli episodi contestati lasciano supporre che l'uomo possa aver provato a violentare altre ragazzine, sempre con lo stesso metodo. Su questi altri casi resta il massimo riserbo da parte delle forze dell'ordine.

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