Vimodrone, va a prendere la moglie invalida dall’ospedale in cui lavora e viene multato: 533 euro

Un uomo di 59 anni è stato multato dalla polizia locale di Vimodrone per essere andato a prendere la moglie, una 60enne invalida al 46 per cento che lavora come operatrice socio sanitaria all'ospedale San Raffaele di Milano. L'episodio è accaduto lo scorso 3 aprile: l'uomo, fermato dagli inflessibili agenti, ha provato a giustificarsi dicendo che la moglie, come poi accertato anche da documenti forniti dall'avvocato della coppia, ha difficoltà a deambulare ed è anche in attesa di un intervento chirurgico per risolvere alcune delle patologie di cui soffre. Gli agenti però non hanno voluto sentire ragioni e hanno staccato un verbale da 533 euro per aver violato il Decreto della Presidenza del consiglio dei ministri dell'8 marzo, in particolare per quanto riguarda gli spostamenti al di fuori del proprio comune. A nulla è servito il fatto che il marito, dopo aver preso la moglie dal San Raffaele, si sia nuovamente fermato davanti alla stessa pattuglia. La moglie ha mostrato il proprio tesserino dell'ospedale, ha detto che aveva appena finito il suo turno e ha riferito dell'oggettiva difficoltà a prendere i mezzi. Ma i vigili hanno solo risposto alla coppia di fare eventualmente ricorso contro la multa.
L'avvocato della coppia ha presentato ricorso al prefetto
La coppia, due cittadini di origine peruviana residenti a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, si è rivolta all'avvocato Simone Ciro Giordano. "Ho contattato subito la polizia locale, spiegando qual era la situazione e producendo anche i documenti dell'ospedale che certificavano esattamente a che ora la donna era entrata in servizio e aveva finito il turno. Mi era stato detto che avrebbero provveduto ad annullare la multa in autotutela, ma per oltre 10 giorni non ho più saputo nulla e, quando ho richiamato, mi è stato detto che gli atti erano ormai stati inviati in prefettura", ha detto il legale a Fanpage.it. L'avvocato ha evidenziato come la donna, nonostante la sua invalidità, abbia accettato di fare dei turni extra in ospedale per via dell'emergenza Coronavirus: "Non polemizzo con la polizia locale, potevano anche non credere al marito perché magari c'è chi cerca delle giustificazioni. Ma davanti al tesserino e a tutta la documentazione dell'ospedale potevano agire diversamente". Invece, adesso, per cercare di annullare la multa l'avvocato dovrà fare ricorso al prefetto: lo sta già preparando. Nel frattempo però il marito continua ad accompagnare e ad andare a prendere la moglie dal lavoro: non può fare altrimenti, anche se il timore di incorrere in una nuova sanzione è tanto.