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Vigile travolto e ucciso, accusato di omicidio anche il complice dell’assassino

A distanza di sei anni dalla morte del poliziotto, la Corte d’Appello cancella la sentenza di condanna per il complice, accusato solo di favoreggiamento, chiedendo che venga indagato per concorso in omicidio volontario. Il responsabile fu inizialmente condannato a 15 anni, poi ridotti a 9 anni e 8 mesi.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Corte d'Appello ha accolto la tesi del sostituto pg e delle parti civili, tra cui il Comune di Milano e così, dopo un rinvio degli atti dalla Cassazione, ha deciso che Milos Stizanin, il nomade serbo che era con Remi Nikolic, il giovane che travolse e uccise a bordo di un suv il vigile urbano Niccolò Savarino a Milano il 12 gennaio del 2012, deve essere indagato per concorso in omicidio volontario.

Stizanin era stato condannato, infatti, a due anni e mezzo nel 2014 per il solo reato di favoreggiamento. Ma quest'oggi è arrivato l'annullamento della sentenza da parte della Corte d'Appello, che chiede dunque un nuovo capo d'imputazione per il nomade serbo. Nikolic, invece, era stato condannato in via definitiva a 9 anni e 8 mesi di carcere, dal quale è uscito nel luglio dello scorso anno dopo averne scontati cinque e mezzo. In primo grado, Nikolic era stato condannato a quindici anni, pena poi ridotta in Appello e confermata in Cassazione.

La vittima, l'agente della polizia locale Niccolò Savarino, che nel 2012 aveva 42 anni, era stato travolto e ucciso il 12 gennaio di quell'anno dal suv guidato dal giovane, mentre stava effettuando un normale servizio di controllo in un parcheggio in via Varè, in zona Bovisa. Solo tre giorni dopo arrivò l'arresto del responsabile, che per due mesi fu scambiato per Goico Jovanovic, 24 anni. Fu catturato in Ungheria, ma solo dopo due mesi trascorsi in carcere a San Vittore si scoprì la sua vera identità e, soprattutto, la sua minore età al momento dell'omicidio di Savarino. Il nomade serbo Milos Stizanin, invece, venne solo accusato di favoreggiamento: il giovane era sull'auto guidata da Nikolic e lo aiutò a disincastrare il corpo e la bicicletta di Savarino dal suv e a fuggire, e per questo fu condannato a due anni e sei mesi. Pena però "cancellata" quest'oggi dalla corte d'appello, che chiede che venga indagato per concorso in omicidio volontario.

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