Vigevano, finanziere uccide la compagna a coltellate davanti alla figlia e poi si suicida sparandosi

Omicidio-suicidio a Vigevano, in provincia di Pavia. Un uomo di 55 anni, finanziere in servizio a Corsico, nel Milanese, ha ucciso a coltellate la compagna (non la moglie come emerso in precedenza), una donna di 37 anni, e si è poi suicidato sparandosi con una pistola. La tragedia è avvenuta questa notte nella villetta della coppia in via Ivrea, dove si trovava anche la figlia dei due, una ragazzina di 12 anni. Sull'episodio indaga la polizia di Vigevano. Stando a quanto emerso finora la "scintilla" che avrebbe causato la tragedia è la gelosia del 55enne nei confronti della compagna. Ieri notte, poco prima delle 23, l'uomo avrebbe raggiunto la donna davanti casa: qui ci sarebbe stato un diverbio, a quanto pare l'ennesimo tra i due. Al culmine del litigio l'uomo avrebbe accoltellato a morte la donna davanti agli occhi della figlia, che ha assistito a tutta la scena. Dopo il folle gesto il finanziere si è recato nel garage della villetta dove si è suicidato sparandosi con una pistola.
Chi erano le vittime
L'omicida, che poi si è suicidato, si chiamava Luca Adamo ed era un appuntato scelto delle Fiamme gialle. La compagna, un'agente immobiliare, si chiamava Erika Cavalli e avrebbe compiuto a breve 38 anni. Stando a quanto emerso finora la donna aveva intenzione di separarsi dal compagno e voleva trasferirsi a Cassolnovo, paesino vicino Vigevano dove i due abitavano prima di venire a vivere nella villetta in via Ivrea. Secondo i vicini di casa tra l'uomo e la donna in passato non c'erano stati altri litigi eclatanti, nonostante i problemi dell'ultimo periodo. Una circostanza confermata anche dal fatto che non c'erano state denunce o querele da parte di Erika nei confronti del marito. La donna, però, proprio in vista della imminente separazione, aveva a quanto pare chiesto dei consigli alle forze dell'ordine.
È stata la figlia della coppia a chiamare la polizia
Sarebbe stata la figlia della coppia, una bimba che frequenta la prima media, a dare per prima l'allarme chiamando un parente, che ha poi allertato le forze dell'ordine. I rilievi degli agenti sono andati avanti per tutta la notte per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto, una tragedia purtroppo simile a tanti altri episodi di violenza sulle donne da parte degli uomini. Stando a quanto emerso l'uomo si sarebbe ucciso sparandosi non con la pistola d'ordinanza, ma con un'altra arma regolarmente detenuta.