Vendite in calo, l’Ortomercato di Milano apre al pubblico sei giorni su sette
L'Ortomercato di Milano, il mercato ortofrutticolo più grande d'Italia, al cui interno lavorano novemila addetti al giorno con un volume di affari generato per oltre 1 miliardo di euro, dal prossimo lunedì aprirà al pubblico sei giorni su sette: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12, oltre alla tradizionale giornata di sabato, dalle 9 alle 11. Una decisione che, nonostante le proteste dei grossisti per l’apertura anticipata, dalle 5 alle 4, è stata presa all’unisono tra la Sogemi, società che per conto del Comune di Milano gestisce i mercati all'ingrosso della città, e i grossisti, dettaglianti, ambulanti e produttori agricoli. I grossisti dell'Ago ricordano che "il problema del monte ore dei lavoratori resta tutto: la modifica dell'anticipo delle contrattazioni insieme al prolungamento dell'apertura ai privati aumenta significativamente il loro e nostro carico di lavoro. Speriamo che dalla verifica trimestrale si possano vedere risultati incoraggianti, che ci premi per gli sforzi fatti". Una misura del genere, però, dati i tempi di crisi, amplia di parecchio la potenziale clientela.
Una svolta per valorizzare la filiera dei mercati locali
Ragione, appunto, per cui la Sogemi ha preso tale decisione, allo scopo di "valorizzare le eccellenze in ambito agroalimentare presenti sul territorio, oltre a rendere più efficiente l'intera filiera e stimolare un rapporto più diretto e trasparente tra produttori e consumatori", come spiegano da Palazzo Marino. Una risalita vera e propria per lo spazio di oltre 12mila metri quadrati di via Lombroso, il quale, sebbene sia considerato il principale mercato all'ingrosso del territorio, tanto da avere al suo interno il 10 per cento della merce che transita complessivamente all'interno di tutti i mercati ortofrutticoli italiani, negli ultimi mesi aveva visto dei cali di vendita considerevoli, toccando il 23 per cento in meno. Per questo, come ha spiegato l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso, dopo il concorso internazionale per la riqualificazione, "il nuovo ‘Polo Agroalimentare’ di Milano consentirà di valorizzare la filiera dei mercati locali i quali fanno leva sul rapporto fiduciario con il cliente finale e che garantiscono maggior capacita di scelta e qualità per il consumatore". Una svolta decisiva, soprattutto in vista dell’Esposizione universale, durante la quale l'Ortomercato si trasformerà anche in uno spazio aperto, con concerti e musica live.
