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Vaprio d’Adda, uccise un ladro nella sua villetta: Sicignano in aula

La famiglia del ladro ucciso da Sicignano la notte tra il 19 e il 20 ottobre del 2015 alle porte di Milano chiede a gran voceil processo, mentre la Procura di Milano ha richiesto l’archiviazione.
A cura di Valerio Papadia
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Il prossimo 24 novembre Francesco Sicignano, il pensionato – all'epoca dei fatti 65enne – che nella notte tra il 19 e il 20 ottobre del 2015 sparò e uccise un ladro che si era introdotto nella sua villetta di Vaprio d'Adda, alle porte di Milano, finirà in tribunale. La famiglia della vittima, Gjergi Gjonj, 22 enne di origine albanese, chiede a gran voce che l'uomo venga processato, mentre la Procura di Milano, che in un primo momento aveva iscritto Sicignano nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo, ha richiesto l'archiviazione del caso. L'udienza del 24 novembre chiarirà definitivamente se riaprire oppure archiviare le indagini.

Pensionato spara e uccide un ladro che si era introdotto in casa

Come detto, era la notte tra il 19 e il 20 ottobre del 2015 quando Francesco Sicignano si trova di fronte al 22enne, probabilmente entrato da una finestra nella sua villetta con l'intento di rapinarla, e non ci pensa due volte a sparargli, uccidendolo. Il pensionato da allora ha sempre asserito di aver sparato al ladro in cucina, ma la sua versione non ha mai convinto del tutto gli inquirenti: il corpo dell'albanese 22enne, infatti, fu trovato sulle scale esterne della villetta, segno che, forse, avrebbe tentato la fuga prima che il pensionato esplodesse nella sua direzione diversi colpi d'arma da fuoco.

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