Una moschea all’interno di Expo: scontro a Milano
Ai microfoni di Radio 24, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia è intervenuto sulla questione di costruire una o più moschee in città per il periodo dell'Expo 2015. "Stiamo cercando di vedere che ci sia in ogni caso un luogo di culto all'interno e all'esterno di Expo", ha detto venerdì mattina il primo cittadino, rispondendo al giornalista Giovanni Minoli. Secondo Pisapia, non avere una moschea "sarebbe un segnale estremamente negativo perché non si dà un luogo di culto a credenti che saranno numerosissimi". Il sindaco è poi tornato sull'approvazione della legge regionale sui nuovi luoghi di culto, che renderà molto difficile edificare non solo moschee, ma anche altri luoghi di preghiera per diverse confessioni religiose. "Purtroppo la Regione ha approvato una legge che renderà ancora più difficile il fatto che si arrivi a Expo con una moschea", ha detto Pisapia.
Beccalossi: "Idea bizzarra"
Le risposte alle dichiarazioni del sindaco non sono mancate. Per l'assessore regionale al Territorio, Viviana Beccalossi (di Fratelli d'Italia) "è quantomeno bizzarra l'idea del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che arriva a ipotizzare la realizzazione di una moschea all'interno dell'area espositiva". Beccalossi ha poi affermato che sarebbe meglio che Pisapia "dedicasse qualche minuto per telefonare al premier Renzi ricordandogli di inoltrare il bonifico" che serve "per realizzare le vasche di laminazione del fiume Seveso", opera che dovrebbe partire il prossimo giugno. Curioso che proprio il sindaco, sempre nel corso della stessa trasmissione – Mix 24, su Radio 24 – in merito ai problemi dovuti alle esondazioni del Seveso si sia sbilanciato, affermando che "dal 2016 non ci saranno più esondazioni".
Majorino: "Il centrodestra dovrebbe tacere"
A sostegno delle dichiarazioni del sindaco è interventuo l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino: “La dichiarazione del Sindaco Pisapia sui luoghi di culto durante Expo è assolutamente appropriata. Siamo infatti al lavoro, non per realizzare una ‘moschea' compiuta, ma per mettere a disposizione in città spazi temporanei che permettano ai visitatori di Expo e fedeli di diversi culti, di pregare in condizioni dignitose, anche per promuovere messaggi volti a rafforzare il dialogo tra le culture. Gli esponenti del centrodestra invece di attaccare il Sindaco, ancora una volta coraggioso nel promuovere il principio della città aperta e accogliente, dovrebbero tacere. A loro, infatti, è dovuto il ritardo decennale accumulato da Milano e confermato dalla vergognosa legge regionale da poco approvata”.