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Una città più pulita per l’Expo: a Milano parte il piano antigraffiti

Il piano di Palazzo Marino prevede da un lato una squadra di pronto intervento dotata di macchinari per rimuovere i graffiti, dall’altro l’individuazione di almeno 100 nuovi spazi comunali, tipo sottopassi e altri muri, da assegnare alla street art.
A cura di Francesco Loiacono
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Da un lato una squadra dotata di macchinari per rimuovere i graffiti, intervenendo rapidamente. Dall'altro l'individuazione di almeno 100 nuovi spazi comunali, tipo sottopassi e altri muri, da assegnare alla street art. È questo, in sintesi, il contenuto del nuovo piano antigraffiti del Comune di Milano, il cui obiettivo ultimo è quello di offrire, per l'inizio di Expo, l'immagine di una città più pulita. L'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza ne spiega così il criterio al Corriere: "Cancelliamo le scritte, aiutiamo i cittadini che salvaguardano gli spazi pubblici, perseguiamo vandali e imbrattatori. Ma sosteniamo anche la street art e i progetti che possano abbellire Milano. La battaglia contro i graffiti vandalici va affrontata su più livelli". Un tema, quello della lotta ai writers, particolarmente sentito a Milano, dove gli episodi di imbrattamenti non risparmiano neanche monumenti come il Duomo o le carrozze della metropolitana.

Assegnare oltre 100 spazi alla street art

Il primo intervento messo a punto da Palazzo Marino riguarda l'acquisto di due macchine per rimuovere i graffiti dai muri. I macchinari saranno affidati ai tecnici del Nucleo intervento rapido (Nuir), con l'obiettivo di costituire una squadra pronta a intervenire in brevissimo tempo per cancellare scritte ingiuriose o razziste e minacce. In seguito, entro la fine dell'anno, partirà invece la delibera per assegnare gli spazi ai graffittari: oltre a quelli comunali, sono in corso trattative con le Ferrovie ed Expo per la concessione di alcuni muri delle Fs e di via Stephenson, strada di accesso all'Esposizione universale. Non si tratterà, ovviamente, di semplici scritte o tag, tanto che Palazzo Marino conta di coinvolgere l'accademia di Brera e altre scuole d'arte nel progetto.

In Comune, intanto, una delibera per indire un bando per pulire gli spazi comunali è già stata approvata, e potrebbe essere finanziata a breve con un milione e mezzo di euro. Tanti, ma non sufficienti a "ripulire" la città. Ragion per cui l'assessore Rozza punta molto anche sulal collaborazione con privati cittadini, enti e soprattutto scuole. "In queste settimane sto personalmente incontrando molti direttori scolastici per proporre percorsi che coinvolgano studenti e insegnanti". I primi esperimenti sono stati fatti al liceo Carducci e in alcuni stabili popolari a Quarto Oggiaro e in corso XXII marzo. "È un'altra strada che vogliamo incentivare in maniera snella e non burocratica con la speranza, in futuro, di coinvolgere anche gli stabili privati", dice l'assessore Rozza.

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