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Dipendenti Atm chiedono il trasferimento: “Abbiamo paura dei writers”

Quindici guardiani notturni dei depositi della metro hanno inviato una lettera al capo del personale di Atm, chiedendo il trasferimento per le continue incursioni dei writers. “Vengono a Milano da tutto il mondo perché sanno che non abbiamo difese”.
A cura di Federica Gullace
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Negli ultimi due mesi sono stati numerosi gli episodi di vandalismo verificatisi a Milano, compiuti per lo più da writers. Monumenti deturpati, tra cui il Duomo, appartamenti e negozi imbrattati. Decine di arresti non hanno in alcun modo placato il fenomeno. Di tutta la questione, però, sono spesso rimaste nell'ombra le vittime, cioè le persone coinvolte in tali atti vandalici: forze dell'ordine, vigili, autisti dei mezzi pubblici e guardiani dei depositi. Proprio quindici persone appartenenti a quest'ultima categoria hanno inviato una lettera a Luca Migliore, capo del personale di Atm, chiedendo a gran voce "l'immediato trasferimento ad altro settore", data la pericolosa situazione in cui si trovano costretti a lavorare. A spingerli nella loro richiesta la paura per le continue incursioni da parte di vandali, favorite da sistemi di allarme inesistenti o addirittura manomessi e mai riparati. Con il continuo rischio di essere picchiati da chi entra a imbrattare o a danneggiare i treni, diventando quindi le vittime silenziose della più totale disorganizzazione. Ad essere più colpiti sarebbero i guardiani dei depositi di Famagosta, Gorgonzola e Cologno Nord, sulla linea verde; Gallarate, sulla linea rossa e di San Donato, sulla linea gialla, dove, solo negli ultimi due mesi, i writers hanno fatto irruzione almeno una volta ogni notte.

Si teme per l'anno prossimo, in occasione dell'Expo

Secondo quanto riportato da Repubblica sarebbero una decina i gruppi di writers coinvolti, tra cui i più noti Mul, Riot e 031 ma non solo: anche gruppi tedeschi, come Minol 45, e l’americana Ether, colta alcune settimane fa assieme al fidanzato Utah mentre scriveva su un treno. Come ha dichiarato un dipendente di Atm, infatti "vengono qui a Milano da tutto il mondo perché sanno che non abbiamo difese. Le telecamere di sicurezza sono guaste da mesi o anni, come anche i monitor. Le serrature delle porte sono state spaccate a calci e mai più riparate, tanto che per evitare intrusioni tentiamo di bloccarle con bastoni o facendo improvvisate barricate con bobine da cavo". Un fenomeno che va combattuto con ogni mezzo necessario, soprattutto in vista dell'Expo. La polizia locale teme infatti che, in occasione dell'Esposizione universale del prossimo maggio, a Milano possano arrivare centinaia di writers da tutta Europa. Anche per questo Atm sta valutando un piano di investimenti in sicurezza che porterebbe, fra l'altro, all’assunzione di una trentina di guardie in più.

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