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Umberto Veronesi, il ricordo dei figli: “Aveva sempre il suo sorriso”

All’indomani della morte di Umberto Veronesi, i figli dell’oncologo ne ricordano gli insegnamenti ripercorrendo i suoi ultimi giorni di vita: “Lunedì gli avevo tenuto la mano per un’ora e lui aveva sempre questo suo sorriso, questo suo amore infinito”, ha detto Alberto. Da domani camera ardente pubblica a Palazzo Marino, venerdì funerali laici.
A cura di Francesco Loiacono
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All'indomani della morte dell'oncologo Umberto Veronesi, i figli ripercorrono gli ultimi giorni di vita del padre, che lascia un'enorme eredità "simbolica" alla città di Milano e a tutta Italia: "Aveva qualche dolore, alla fine era sedato, non riusciva a parlare ma si esprimeva con gli occhi, quegli occhi così meravigliosi con cui esprimeva la gioia e sorrideva quando lo baciavamo", ha detto Alberto, direttore d'orchestra e candidato con la lista civica a supporto di Beppe Sala alle ultime amministrative milanesi.

Umberto Veronesi si è spento dopo un graduale peggioramento delle sue condizioni avvenuto negli ultimi due mesi, non riconducibile però a nessuna malattia specifica, secondo quanto ha riferito un altro figlio del luminare, Paolo, a sua volta oncologo come la sorella Giulia. Proprio lei ha riferito di aver ricevuto "messaggi di vicinanza da tutto il mondo", soprattutto dagli esponenti della comunità scientifica.

"Aveva sempre il suo sorriso e il suo amore infinito"

"Purtroppo ieri non ero con lui quando è mancato e questa è la cosa che più mi addolora – ha affermato Alberto -. Lunedì gli avevo tenuto la mano per un'ora e lui aveva sempre questo suo sorriso, questo suo amore infinito. L'ho baciato tanto". In uno dei tanti interventi pubblici dell'oncologo, Veronesi aveva ricordato di aver cercato di educare i suoi figli verso un modello etico dove alla triade Dio, patria e famiglia era stata sostituita quella composta dai valori della libertà, solidarietà e tolleranza: "Dimentichiamo Dio e la patria e pensiamo all'uomo". E il Veronesi "padre" è sempre stato fonte di fiducia per i suoi figli: "Lui mi ha sempre spronato anche nella mia attività di musicista. Mi ha sempre dato grande fiducia", ha detto Alberto.

Veronesi lascia la moglie, i suoi sette figli e sedici nipoti. Oggi nella sua abitazione in via Palestro è stata allestita la camera ardente privata. Da domani a Palazzo Marino, sede della Comune di Milano, sarà allestita quella pubblica. Il giorno successivo, venerdì 11 novembre, sempre in Comune saranno celebrati i funerali laici dell'oncologo.

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