Uccise la moglie, condannato all’ergastolo: la donna fu trovata con il cranio sfondato
E' stato condannato all'ergastolo Alessandro Musini. I giudici della Corte d'assise di Brescia l'hanno ritenuto responsabile dell'omicidio della moglie Anna Mura, trovata dal figlio con il cranio sfondato nel suo appartamento di Castenedolo, provincia di Brescia. L'omicidio avvenne il 16 marzo dello scorso anno. Alla lettura della sentenza erano presenti in aula due dei tre figli della vittima, avuti nel corso di una precedente relazione. Non era presente invece il bimbo più piccolo, figlio diretto di Musini.
"Quella mattina sono uscito di casa e quando sono rientrato ho trovato mia moglie a terra e in un lago di sangue. Non ho chiamato i soccorsi perché mi sono bloccato e oggi dico che ho sbagliato, ma non capivo più nulla e non ho pensato di chiamare mio figlio che dormiva in casa", ha raccontato Musini lo scorso 26 luglio davanti ai giudici. I sospetti sono caduti fin da subito su di lui e la versione dell'uomo non ha mai convinto l'accusa e tantomeno i membri della corte.