Uccise donna e figlio di 3 anni e mezzo davanti al proprio bambino: ergastolo
È stato condannato all'ergastolo Victor Hugo Menjivar Gomez, il salvadoregno che nella notte tra il 3 e il 4 marzo scorsi uccise a Milano la dominicana Libanny Mejia Lopez dopo averla violentata nell'appartamento di lei, e il figlio della donna, Denzel Leandro, di tre anni e mezzo, sgozzandolo. Il tutto mentre nell'abitazione della vittima era presente anche il figlio dell'uomo, di 4 anni, amico di Denzel Leandro. Il verdetto è stata emesso con rito abbreviato dal giudice per l'udienza preliminare Maria Cristina Mannocci che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Gianluca Prisco. Dopo avere negato in un primo momento le accuse, Gomez aveva confessato di avere "perso la testa" davanti al "rifiuto" della donna di origine dominicana. Decisive, ai fini della condanna del salvadoregno, le parole di suo figlio, testimone del duplice omicidio.
Duplice omicidio davanti al proprio bambino: ergastolo
Il 37enne Victor Hugo Menjivar Gomez si era recato nell'abitazione della Lopez, al Giambellino. L'uomo, alterato dall'abuso di sostanze alcoliche, aveva poi violentato la dominicana. A far scattare il raptus omicida era stato, a suo dire, il fatto che la donna lo avesse minacciato di riferire alla moglie, all’ottavo mese di gravidanza, il suo approccio sessuale. Menjivar Gomez si era allora avventato sulla donna colpendola con un coltello con lama lunga 15 centimetri. Poi aveva inseguito e sgozzato nel bagno il figlio della Lopez, Denzel Leandro, che attirato dalle urla della madre aveva assistito alla scena. Testimone del duplice omicidio, però, era stato anche il figlio del salvadoregno, il cui racconto è stato decisivo per far luce sulla vicenda. "La mamma di Denzel piangeva molto e urlava. Anche io mi sono messo a piangere e anche Denzel. Io chiamavo il mio papà, Denzel chiamava la sua mamma", ha detto il bambino nel corso di un'audizione protetta nei giorni successivi al duplice omicidio. Il salvadoregno è stato condannato per violenza sessuale aggravata dall’uso di armi e di sostanze alcoliche e di duplice omicidio aggravato dall’averlo commesso per garantirsi invano l’impunità. Visti i benefici del rito abbreviato, non sarà applicato l'isolamento in carcere.
