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Uberpop, a Milano scatta la prima confisca di un’auto

Punito il conducente di una Mazda 6 che la scorsa primavera aveva offerto un passaggio a pagamento tramite la app low cost di Uber, servizio di noleggio con conducente. Uberpop è stato dichiarato fuorilegge dal ministro Lupi, dopo una protesta di 5 giorni da parte dei tassisti regolari milanesi. La società, rappresentata in Italia da Benedetta Arese Lucini, si difende: “È car-pooling”. Ma altri 13 tassisti “improvvisati” rischiano la confisca e una multa.
A cura di Francesco Loiacono
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Gli aspiranti e "improvvisati" – o improvvidi? – tassisti milanesi sono avvisati: la prefettura di Milano ha disposto la prima confisca di una vettura associata al servizio Uberpop, l'app che consente a chiunque di mettere a disposizione la propria auto per offrire un passaggio a chi lo richiede. Un servizio dichiarato fuorilegge dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e contro il quale i tassisti regolari di Milano – e di tutta Europa – hanno inscenato, la scorsa primavera, cinque giorni ininterrotti di scioperi e manifestazioni. La violazione contestata al proprietario del veicolo, una Mazda 6, è quella dell'articolo 86 del codice della strada, che riguarda i "tassisti abusivi": tali sono considerati, infatti, quelli che offrono passaggi a pagamento senza regolare autorizzazione. Altri 13 "conducenti" di Uberpop sono in attesa di una decisione da parte della prefettura sulle loro vetture: il loro "status" è accomunato a quello dei tassisti abusivi, quelli cioè che da ben prima che la tecnologia mettesse a disposizione l'app americana sostano nei pressi della stazione Centrale di Milano richiamando l'attenzione dei clienti a bassa voce e in maniera furtiva.

Uberpop, a Milano scatta la prima confisca

Il servizio Uberpop in Italia è disponibile per ora a Milano e a Genova, mentre quello base si trova anche a Roma. Si tratta della versione low cost di Uber, che nella sua forma base, denominata adesso Uber Black, offre la possibilità di noleggiare una vettura con conducente tramite app, senza pagare in contanti. A differenza di Uber Black, i cui autisti hanno regolare licenza di Ncc (Noleggio con conducente) e possono, tra le altre cose, circolare sulle corsie riservate ai mezzi pubblici, Uberpop consente a chiunque abbia la patente da almeno tre anni e i documenti in regola di mettere in condivisione la propria vettura: anche un'utilitaria, a differenza delle auto solitamente di lusso offerte dal servizio Uber black. Ed è proprio il concetto di car-pooling – già attivo in Italia per le tratte extraurbane con Bla bla car – quello dietro cui si difendono i sostenitori di Uber e la stessa azienda, guidata in Italia da Benedetta Arese Lucini. Una difesa che non regge però di fronte alla legge, che come spesso accade in Italia è rimasta decisamente indietro rispetto al progresso tecnologico: basti pensare che tassisti e autonoleggiatori si muovono all’interno di una legge nazionale votata nel 1992, quando non c’erano né telefonini né app. Adesso il proprietario del veicolo confiscato potrà ricorrere al giudice di Pace per evitare sia la confisca sia la multa, in genere il doppio del minimo della sanzione che va da 1700 a settemila euro. La Polizia locale di Milano comunque lancia un avvertimento a chiunque voglia continuare a utilizzare il servizio: a rischiare non è Uber, ma i titolari del mezzo.

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